Con l’estate, l’afa ed il caldo arriva anche il desiderio spasmodico, specie da parte dei bambini, di godersi l’acqua: non si tratta solo di quella che beviamo o che utilizziamo per cucinare, che costituisce una parte minima dei nostri consumi, ma anche quella che usiamo per lavarci e (visto il periodo) per refrigerarci con le piscine da giardino, i giochi d’acqua dei centri estivi, i mitici gavettoni (scagli la prima pietra chi non ha mai fatto a gavettoni l’ultimo giorno di scuola!).
L’acqua in estate è una meraviglia e per i bambini è il gioco più bello. Possiamo però, sempre con una strizzata d’occhio alla leggerezza e al divertimento, adottare qualche attenzione per non sprecarla, per cercare di rispettare, con un uso corretto, un bene prezioso per tutti, anche per chi ne ha in abbondanza.
Direi che l’estate quindi è un ottimo pretesto per parlare di acqua in modo ecologico, con stile 😉
Ecco qualche spunto per usarla bene, aiutare i nostri bambini a rispettarla e a non sprecarla e per capire quanta ne consumiamo.
– Beviamo acqua di rubinetto! In Italia l’acqua è buona. Ci sono sicuramente luoghi in cui sa un po’ di cloro, altri in cui magari ha molto residuo, ma non dimentichiamo che la legge italiana prevede che l’acqua degli acquedotti sia sottoposta a 4 controlli annuali effettuati sia da chi gestisce sia servizio, sia dalle asl (quindi due soggetti differenti!). Se proprio non ci fidiamo possiamo far analizzare quella del nostro rubinetto e far verificare eventualmente le tubature della nostra abitazione. L’acqua minerale invece, quella in bottiglia, viene controllata una sola volta all’anno da parte delle aziende imbottigliatrici che fanno un’auto analisi. Vogliamo iniziare a fidarci della nostra acqua e provare ad eliminare almeno la plastica? Pensiamo a quanto inquinano solo l’imbottigliamento e il trasporto!
Ultimamente molti comuni installano dei distributori di acqua refrigerata e frizzante, gratuita o a prezzo ‘calmierato’: per gli amanti delle bollicine questo è un toccasana 😉 !
– Usiamo la borraccia, ma non solo quando partiamo equipaggiati di tutto punto per un’escursione in montagna: usiamola quando usciamo per fare due passi, mettiamola in borsa, portiamola in ufficio! Ce ne sono moltissime, colorate, in alluminio o in plastica BPA free (cosa da non sottovalutare, visti gli ultimi sviluppi della faccenda dei biberon). E’ un gesto altamente educativo quello di usare sempre la borraccia, o almeno di riutilizzare più volte la stessa bottiglia, i bimbi si abituano in fretta e imparano subito il valore di questa pratica (e poi ci bacchettano se non rispettiamo le regole!).
– Giochi d’acqua: non sarò certo io a demonizzare i giochi con l’acqua, li ho sempre fatti fare ai miei lupetti in anni di esperienze scout. Ma ha senso farli con criterio e dove di acqua ce n’è davvero in abbondanza. Li eviteremo ad esempio se siamo in vacanza in certe località del sud, ma in certe zone delle Alpi si può essere abbastanza tranquilli a fare gavettoni o a ‘sprecare’ qualche secchiata per giocare.
– Piscine da giardino: se pensiamo a certe zone che vivono anche periodi di siccità, non sono una scelta molto green, anche perchè spesso purtroppo vengono riempite con l’acqua potabile. Per sprecare meno, scegliamo quelle che hanno la possibilità di installare una pompa per il ricircolo, trattiamole con antialga e cloro (qb!), e puliamole con le retine apposite: è un po’ più impegnativo ma in questo modo la si riempie una sola volta per tutta l’estate! Facciamoci aiutare dai bambini che staranno più attenti a non sporcare la loro piscina.
– Infine – ma questo è persino scontato – pensiamo a chiudere il rubinetto quando ci laviamo i denti, quando ci insaponiamo in doccia o lavandoci le mani. Riutilizziamo per i fiori del balcone l’acqua usata per lavare la verdura.
Altroconsumo propone un piccolo test per scoprire quanta acqua usiamo in famiglia: è interessante averne almeno l’idea!
Avete altre idee da suggerire? Allunghiamo la lista!
Elisa (www.mestieredimamma.it)
Il “problema” dell’acqua imbottigliata non è solo all’origine. Non ho dati sui controlli, ma credo siano più o meno come i controlli di tutte le altre cose confezionate che mangiamo quindi non è su quello che mi preoccuperei tanto. Però ormai è quasi tutta acqua in bottiglie di plastica (il vetro costa tanto, si trova poco, è scomodo da portare…). La plastica è nociva e… e passando davanti al supermercato, qualche settimana fa, domenica mattina, 29°, sole a picchio, stoch con bottiglie su bottiglie parcheggiate sul piazzale in pieno sole. Questo non fa bene… ok, alcuni ci stanno attenti, ma anche il trasporto è lungo, se fa caldo la plastica non regge, se poi non si sta all’occhio alla consegna (quel supermercato le ha lasciate lì fino al mattino dopo, e la temperatura è salita parecchio) i controlli all’origine servono a ben poco…
Per il fattore igiene, invece, io sono molto, molto “rilassata”. i germi fanno parte della natura, anche la nostra, e mi fa molta più paura la corsa alla sterilizzazione totale che un bicchiere sporco. Al ristorante preferisco caraffe alle bottiglie perché si lavano meglio (e comunque per quel che ne so, lì passa tutto in lavastoviglie a temperature altissime, anche nei locali i controlli sono severi), e non gradisco il bicchiere non pulito, ma non mi chiedo se è igienizzato ogni volta, che senso ha? Lo è anche il bicchiere? E le nostre mani? e l’aria? No, e non vorrei lo fosse, il giorno che riuscissimo a non venire a contatto con lo sporco le nostre difese chiudono i battenti, e non sarebbe positivo. come il lavaggio delle mani, chi mi dice che le lava ogni volta che entra in casa, prima e dopo andare in bagno (ok dopo, ma pure prima?), prima di ogni pasto, dopo ogni pasto, dopo aver guardato la tv… Mah, noi le laviamo prima di pranzo e cena, ma se siamo fuori e hanno giocato sui giochi tutto il giorno, se non c’è la fontana, si mangia lo stesso. Non dobbiamo eliminare i germi, dobbiamo lasciare che il nostro corpo impari a combatterli…
@giorgia: qualche anno fa (scusate se sono così pressapochista da non fornire ulteriori dettagli) lessi su un periodico di economia etica che i parametri per le acque in bottiglia sono molto meno severi dei parametri dell’acqua del rubinetto, almeno in Italia. Per esempio leggevo che l’acqua imbottigliata può contenere più arsenico. Questo perché i produttori di acqua in bottiglia “pesano” veramente tanto nell’economia(non per niente l’acqua viene anche chiamata l’oro blu).
Infatti come dicevo all’inizio del mio intervento concordo con Voi sul fatto di utilizzare l’acqua di rubinetto e sul fatto di poter fare ecologia conme possiamo perchè anch’io sono convinta che una piccola goccia faccia prima o poi l’oceano. PErò ci sono molti ristoranti nella mia zona che ti fanno pagare l’acqua di rubinetto imbottigliata in questa bottiglia con etichetta del ristoratore….ed è acqua di rubinetto imbottigliata al rubinetto!!! E allora?!?!?!…. io mi rifiuto e chiedo acqua minerale.
Cmq ho fatto anche analizzare l’acqua del ns. rubinetto poichè delle volte esce colorata di rosso…. è risultata buona 😀
@giorgia, e infatti non la devi pagare una bottiglia di dubbia provenienza, l’acqua di rubinetto e’ gratis 😛
Premesso che sono d’accordo con l’argomentazione dell’articolo, vorrei invece spezzare una lancia in favore della purezza delle acque minerali. Non è vero che i controlli avvengono una sola volta l’anno, bensì gli organi di controllo preposti verificano e controllano l’acqua attraverso campionature a spot durante tutto l’arco dell’anno in più effettuano l’analisi ufficiale una volta l’anno.
Inoltre in uno stabilimento di imbottigliamento vengono effettuate delle analisi ogni 15 minuti durante la produzione attraverso i laboratori di analisi interni o esterni all’azienda. Se si riscontrano dei problemi la produzione incriminata viene bloccata e distrutta e si fanno delle verifiche. Vengono poi effettuati controlli a spot sulla produzione già immagazzinata.
Cosa che nessuno sa inoltre è che gli impianti vengono disinfettati ogni volta che si finisce o inizia una produzione, quindi al massimo ogni 8 ore. Filtri non ce ne sono in quanto l’acqua oligominerale non può essere filtrata per legge (altrimenti non è acqua oligominerale) ma dev’essere così come esce dalla fonte. Ovviamente l’acqua per essere considerata acqua oligominerale deve possedere dei requisiti stabiliti dalla legge e verificati costantemente.
I gasatori o le caraffe che si trovano in commercio mi lasciano molto dubbiosa prima di tutto perché quei filtri che appunto filtrano l’acqua trattengono i germi e le altre sostanze che pretendiamo di non voler bere….ma rimangono li attaccati al filtro! E ogni quanto lo si cambia questo filtro? Ogni volta che riempiamo la brocca? Perché a sto punto è meglio berla direttamente dal rubinetto!!!
Secondo: in molti ristoranti ti portano una bottiglia in vetro con l’etichetta del ristoratore dove viene scritto che la imbottigliano loro e la gasano con loro impianto di filtrazione e gasatura….. io la rifiuto sempre per il motivo del filtro (vedi sopra) e perché non sono certa nemmeno dell’igiene della bottiglia. In uno stabilimento di acqua minerale le bottiglie vengono risciacquate e pulite in una lavabottiglie gigante prima di arrivare sulla linea di imbottigliamento e risciacquate nuovamente prima di arrivare al rubinetto riempitore. In un ristorante come e quando lavano quella bottiglia incriminata? Inoltre perché devo pagare una bottiglia di dubbia provenienza quanto una bottiglia di acqua oligominerale imbottigliata da un’azienda seria con controlli e verifiche periodiche?
Scusate lo sfogo.
Quanta ne consumiamo lo segno ogni anno per le spese condominiali. Tanta tanta tanta…
IO ci sto attenta, beviamo acqua di rubinetto, tutti e quattro chiudiamo l’acqua se non serve (mentre insaponiamo le mani, laviamo i denti…) anche la duenne l’ha già capito (e mi chiude l’acqua ogni volta che la apro… insomma, a lei non serve, se serve a me mica conta…). Fermiamo lo sciacquone appena si può, anzi, Sara sa che se fa pipì e dopo va qualcun altro (la sera) non lo aziona proprio e si fa una volta sola…
Però i bagnetti a loro consumano, ne metto poca, ma giocano così bene lì dentro… due volte a settimana… io la doccia anche 3 o 4 volte, l’acqua che se la chiudi poi ci mette tempo a tornare calda (mannaggia alla caldaia lontana…). Insomma, non troppo, ma consumiamo, in fondo quanti litri ci stannno in 80/100 mc d’acqua? Se facciamo il conto fa paura….
Grazie Polly, io non lo sapevo
mi sento fighissima, in quattro consumiamo secondo loro sugli 80 mq. dite che dovremmo lavarci di più? 😉
volevo farvi un appunto, ragazze. L’amianto è cancerogeno solo se si sfibra e viene inalato: le particelle si depositano nei polmoni e il cancro può manifestarsi anche dopo decenni. Tantissime reti idriche sono fatte in cemento e amianto e ciò non è pericoloso, a quanto dice l’oms.
Cara Elisa, anch’io avrei voluto non crederci, ma effettivamente le tubature sono vecchissime (infatti ogni tanto si rompono), ma la notizia mi è giunta dal mio idraulico di fiducia e in seguito, in campagna elettorale, l’opposizione ha presentato anche fotografie di pezzi di tubi sostituiti durante le tante rotture, che erano in cemento-amianto. L’opposizione ha presentato anche la proposta di mettere delle fontanelle di acqua depurata, ma forse l’ha fatto sapendo che era una promessa che non costava nulla, tanto vivo in uno di quei comuni monocolore guidati da oltre trent’anni dallo stesso partito. Per il resto condivido tutto l’articolo e credo che risparmiare acqua si può, basta prendere delle sane abitudini: del resto ci guadagnamo anche noi personalmente, con quello che costa l’acqua!
Forse ho parlato troppo di politica, ma io vorrei tanto che ogni gruppo politico non governasse oltre i due mandati: forse ci sarebbero meno clientele e si potrebbero correggere meglio gli errori, ma mi rendo conto che è un desiderio piuttosto ingenuo.
@Mammamsterdam sulla caraffa filtrante volevo fare un post per questa rubrica. Anche io trovo che rendano l’acqua più buona ma ho letto un sacco di critiche (in particolare sul rilascio di sostanze da parte dei filtri che quindi un po’ tolgono un po’ danno 🙁 ) . Poi le ricariche le trovo un po’ costose
Sono pessima perchè stamattina mi sono accorta di aver lasciato aperto il rubinetto tutta la notte in giardino, mi sono proprio scordata di chiuderlo. Invece in vacanza due anni fa, in casa con autoclave e quindi sconsigliato bere dal rubinetto, dopo aver contato i vuoti di plastica del consumo di 5 persone in tre torridi giorni, ho comprato la brocca brico con il filtro, che fa pure un sapore buonissimo. a casa non la uso perchè non serve, ma la consiglio a tutti.
Io ho fatto il test e sono risultata molto eco, forse anche perché mi devo lavare sempre insieme a mia figlia, quindi risparmiamo 🙂
Però il test non comprende la voce “figlia treenne che passa mezzora a lavarsi le mani nel bidet”, lì noi andiamo maluccio, hai voglia dirle che l’acqua non si spreca, la devo trascinare via a forza…
ho fatto il questionario, mi viene 63metri cubi all’anno!! ora mi sento tutta eco 😛
Nonna Marisa, non ci posso credere! Anche nella mia zona c’è un comune tristemente famoso per l’acqua inquinata (pare) da aziende locali e nessuno beve acqua di rubinetto, ma mi sembrava un caso limite, non la normalità. Non bisogna comunque essere allarmisti di principio (secondo me) e verificare anche questo tipo di informazione per fare la scelta migliore
Giusto, per un po’ho usato l’acqua del rubinetto. Il mio comune manda anche gli esiti delle analisi e sono simili a quelle delle bottiglie, poi ho scoperto che usano ancora molti tratti di tubature in cemento-amianto! A cosa servono le analisi alla fonte? E farte privatamente costa molto e poi occorre sapere cosa cercare esattamente.