Parlare di fertilità è importante

Fertilità, alimentazione e educazione sessuale in un libro di ricette

La disastrosa campagna del #FertilityDay ha sollevato un polverone intorno all’argomento procreazione. Fatto pubblico o privato? Questione di salute o di politica? Mentre le nebbie si diradano, e le contro campagne a base di ironia affilano le armi, una piccola casa editrice digitale, Pianopiano Book Bakery esce con un libro che ha un titolo quasi provocatorio, in questo contesto: “Le ricette della fertilità”. Non abbiamo resistito alla tentazione e siamo andati a chiedere alle autrici (e all’editrice) cosa ne pensavano.

Illustrazione di proprietà di Pianopiano Book Bakery concessa in uso
Illustrazione di proprietà di Pianopiano Book Bakery concessa in uso

Abbiamo cominciato da Elena Crestanello, biologa che da anni gestisce un blog seguitissimo che parla proprio di concepimento e gravidanza, Periodofertile.it, e che ha avuto l’idea del libro.

Che senso ha oggi parlare di fertilità?

Ha molto senso. Il FertilityDay ha smosso un polverone enorme. Peccato però che lo abbia fatto nel modo sbagliato. E mai come in questo caso il fine NON giustifica i mezzi. Perché di fertilità, di salute riproduttiva e di educazione sessuale dovremmo parlarne a lungo in Italia, ma in modo costruttivo.

Il nostro paese sta invecchiando a vista d’occhio e non sono solo i monumenti che crollano sotto l’incuria a ricordarcelo. Ce lo dicono le statistiche che indicano una natalità ai minimi storici; ce lo dice la disoccupazione giovanile, a livelli inaccettabili.

In una situazione come questa uno Stato che si intromette nell’intimità degli italiani con gli slogan offensivi del #FertilityDay può cambiare qualcosa? Può dare strumenti e fiducia alla coppia che desidera intraprendere il percorso della genitorialità? Assolutamente no.

In Italia manca tutto quel tessuto di assistenza e di sostegno che possa permettere a una coppia di scegliere con serenità di avere un bambino. Manca il lavoro, mancano strutture a costi accessibili per la gestione dei bambini piccoli quando la mamma torna al lavoro, sperando che sia lo stesso di quello che aveva lasciato prima di entrare in maternità. Il mobbing è una piaga che esiste e che colpisce tantissime donne al rientro dal congedo parentale. Quante donne poi rinunciano alla gravidanza per paura di perdere il lavoro?
E quante coppie si sentono numeri o cavie quando devono intraprendere un percorso di fecondazione assistita? Questi sono gli ambiti su cui lo Stato deve lavorare , perché senza queste basi la natalità non può aumentare.

Nel contempo però è importante che la fertilità diventi un argomento non più tabù ma trattato largamente e concretamente anche nelle scuole.
Le nuove generazioni vanno informate su come preservare la loro capacità riproduttiva. Va insegnato che ci sono patologie a trasmissione sessuale che possono portare a sterilità. Va spiegato che ci sono stili di vita che possono compromettere in modo anche grave la fertilità e direttamente anche la salute del proprio figlio. Va insegnato ai ragazzi come funziona il loro corpo che è una macchina unica e meravigliosa capace di dare la vita anche se con un limite biologico di età che va riconosciuto e accettato. Solo così possono imparare a rispettarlo e anche a farsi rispettare dall’altro nell’ambito della coppia.
L’educazione sessuale va strutturata in modo serio e costruttivo, finiamola di impostarla con i divieti! E con questo intendo non solo educazione sessuale nelle scuole (fatta nel modo corretto) ma anche formazione dei genitori stessi che dovrebbero essere i primi interlocutori dei figli su queste problematiche.
Quindi rimbocchiamoci le maniche che c’è un sacco di lavoro da fare, poi (forse) avremo motivo per “festeggiare” il FertilityDay!

Ad Anna Lo Piano, che ha curato l’edizione del libro per Pianopiano Book Bakery, abbiamo chiesto

Come nasce l’idea del libro?

Mi è stata proposta da Elena Crestanello, che aveva da tempo l’idea di scrivere un libro divulgativo sui rapporti tra alimentazione e squilibri ormonali, in particolare nella ricerca di un figlio, e io mi sono subito entusiasmata. Pianopiano ha una collana che si chiama “Saperi e sapori“, pubblichiamo ricette ma anche testi sulla storia e la cultura del cibo, su salute e alimentazione.

Dell’idea mi sono piaciuti vari aspetti, che abbiamo cercato di mettere in evidenza: un lato pratico e conviviale, con le ricette non punitive, ma invece molto gustose e legate alla tradizione; il fatto che si parlasse di fertilità anche maschile, una questione che chissà perché viene sempre tralasciata, come se la maternità riguardasse esclusivamente le donne; e che fosse un libro di educazione sessuale nel senso più scientifico. Tutta la prima parte spiega nei dettagli come funziona il ciclo riproduttivo e l’importanza dei singoli ormoni. Sono sicura che servirà a colmare molte lacune! Ovviamente un libro non può sostituire la figura del medico o del nutrizionista, ma può darci gli strumenti per chiedere e ricevete aiuto dal medico in modo più consapevole, e per farci prendere coscienza che siamo noi, con i nostri comportamenti e le nostre scelte anche a tavola che possiamo e dobbiamo gestire la nostra salute.

Per questo abbiamo chiesto a Cecilia Verga Falzacappa, la biologa e nutrizionista tra le autrici del libro:

Che legame c’è tra salute riproduttiva e nutrizione?

Negli ultimi anni si è andato sempre più affermando il ruolo importantissimo della nutrizione sul nostro stato di salute. Ippocrate diceva “Fa che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo”, e la ricerca scientifica con i suoi progressi non ha fatto che rendere sempre più solide le basi di questa affermazione.
La nostra fertilità è regolata da un fine bilancio ormonale, il mantenimento di tale bilancio è garantito dalla concertata azione di numerose ghiandole endocrine, che è influenzata da molti fattori, compresa la nostra composizione corporea. Ecco quindi che anche solo il garantire al nostro corpo il giusto nutrimento e quindi il mantenimento della giusta composizione corporea, ci aiuta a far funzionare bene il macchinario che regola la fertilità.
Inoltre non dimentichiamo che il cibo, con tutti i suoi componenti, ha la capacità di entrare direttamente nella regolazione di molti processi fisiologici, compresi alcuni di quelli che regolano la nostra capacità riproduttiva. Mangiare consapevolmente quindi, costituisce un ottimo strumento per poter aiutare tutte le funzioni fisiologiche del nostro corpo ed il suo benessere, compresa la fertilità.
Avere cura del nostro corpo e della sua salute, inclusa la fertilità, può essere semplice, non occorrono piani straordinari di salvataggio o interventi eccezionali, basta occuparsi delle piccole cose quotidianamente, e apparecchiare la nostra tavola con cura, scegliendo con consapevolezza può essere un passo importante!

tratto da Le ricette della fertilità - diritti dell'editore
tratto da Le ricette della fertilità – diritti dell’editore

Per questo libro sono state elaborate da Natalia Cattelani, nota food blogger con Tempodicottura.it e “maestra di cucina”, alcune ricette semplici ed equilibrate pensate per essere portate in tavola con facilità nella vita di tutti i giorni, per rispettare il proprio corpo, senza costringerci a un’alimentazione punitiva e senza mai perdere di vista la nostra tradizione culinaria. Il libro si completa così di questi spunti pratici e immediatamente applicabili alle nostre abitudini quotidiane.

lericettedellafertilita-copertina_lowLe ricette della fertilità di Elena Crestanello, Cecilia Verga Falzacappa e Natalia Cattelani, si può acquistare su amazon.it o direttamente dal sito dell’editore pianopianobooks.com o in tutti i negozi di libri online.
Sugli stessi siti è possibile anche scaricarne un estratto gratuito.

Prova a leggere anche:

Previous

Oh no! I pidocchi!

Il gioco del dieci

Next

Leave a Comment