Sabato spiaggia. Abbiamo ottenuto da Göran di poter rimanere a dormire in questa fattoria meravigliosa per le restanti notti, e ci siamo informati sulle possibilità di escursioni nei paraggi. Pare ci siano spiagge senza vento!
L’esperienza è lontana da quella del nostro immaginario di bambini, fatto di lunghi bagni, sabbia che brucia sotto i piedi e angurie addentate sotto l’ombrellone. La temperatura dell’aria è mite, calda ma non troppo, niente afa, un po’ di vento tra i capelli. I bambini svedesi si fanno il bagno in modo simile ai loro coetanei in Sardegna, solo che l’acqua è almeno 15 gradi più fredda. Bagnarci le caviglie ci sembra il massimo sopportabile, che è comunque un passo avanti rispetto all’alluce di un paio di giorni fa. Comunque l’importante è che il Vikingo sia contento. E poi lo spettacolo è veramente bello, e a noi basta quello. Per il caldo e l’afa aspettiamo di andare in Italia.
La spiaggia è all’interno di parco naturale con boschi di pioppi e abeti. Decidiamo quindi di concludere questa breve esperienza al mare con una passeggiata di 1 chilometro circa nel bosco, per salire su un picco e godere della vista panoramica. Il passeggino è totalmente inappropriato su un sentiero nel bosco, quindi sistemo Pollicino nella fascia portabebè che secondo me è molto più comoda del marsupio per questo genere di passeggiate.
Ci avviamo e scopriamo subito di aver fatto male i conti con i sandali del Vikingo. Per ogni minimo sassolino, granello di terra o filo d’erba che entra nei sui sandali, dobbiamo sorbirci le lamentele sul fatto che abbiamo comprato le scarpe rotte (perchè qualsiasi persona sana di mente sa che delle scarpe con dei buchi non possono che essere rotte).
Togliamo e rimettiamo le scarpe infinite volte.
Alla fine esausti lo invitiamo a farlo da solo. “Siediti su quella grande pietra e prova a togliere i sandali. Lo sai fare benissimo, basta provarci.” lo incitiamo.
Lui dopo un po’ di rifiuti decide che tuttosommato è un’operazione possibile.
“Ok, ora puliscili bene e rimettiti i sandali” lo esorta GG.
“Che sporchi i miei piedi!” esclama il Vikingo con grande stupore.
E inizia l’operazione di pulizia. Solo che la prende un po’ troppo alla lettera e inizia a pulire con un’attenzione da certosino, dito per dito, tra le fessure, sotto le unghie, ogni centimetro del piede viene esaminato e pulito.
“beh, non c’è bisogno di pulirli così bene, basta togliere i sassi da sotto”
“ma tu hai detto di pulire BENE i piedi!”
Pillola di saggezza: è di fondamentale importanza fare attenzione alla formulazione delle istruzioni che
si danno ai bambini.