Il posto giusto

Un grande albo illustrato di Beatrice Masini, un libro che insegna come una casa possa essere ovunque. Il posto giusto è dove si sta bene insieme agli altri. 

il posto giustoLa Staccata: abbiamo già recensito un libro di Beatrice Masini, adatto a bambini dai 7/8 anni di età: Storie dell’uomo verde .

Oggi vi proponiamo la lettura di un altro lavoro di questa autrice. E’ un grande albo illustrato, un libro pieno di immagini più che di parole, un testo semplice semplice apprezzabile dai più piccoli.

Un testo semplice, ma che racchiude significati grandi. E’ ciò che apprezzo di più della Masini, e dei grandi scrittori in generale. Sono quelli  che, per intenderci, pur rivolgendosi a degli adulti riescono a compenetrarsi con il lettore senza utilizzare termini complicati. I paroloni sono superflui, ingrassano la narrazione di inutilità. Non sono indice di una grande scrittura, ma di un autore che ama mettere in mostra le sue conoscenze linguistiche più che raccontare davvero qualcosa.

“Il Posto Giusto”, spiega il concetto di “casa” come un luogo in cui non ci si sente mai soli, un posto che riunisce persone che si amano e provano affetto le une per le altre, individui con diverse esigenze. “Casa” è dove i bisogni di ognuno trovano la giusta risposta.

A fare le domande, in questo libro, è uno scoiattolo che chiede ad altri animaletti nel bosco quale sia il posto migliore in cui vivere. Si sveglia da un lungo letargo e inizia a domandarsi come mai la sua tana non è più il luogo ospitale e sicuro in cui si è addormentato. La solitudine, è questo il sentimento che non gli quadra. Capisce di aver bisogno degli altri, inizia a costruire un posto dove poter stare tutti assieme su un grande albero, e lo fa tenendo conto delle indicazioni degli altri, di ciò che per loro significa “il posto giusto”.

E al di là di tutte le accortezze che utilizza per rendere confortevole gli ambienti di quell’albero ( nidi al riparo dal vento, posti da buio e posti da luce, posti sotto e posti sopra ), il racconto si conclude con questa frase “ In quell’altro posto eravamo soli. Qui non siamo più soli. Il posto giusto è dove si sta insieme.” E’ la compagnia che fa “il posto giusto”, non il luogo in sé.

Una storia semplicissima, una conclusione che agli occhi di noi adulti appare un po’ troppo scontata, forse. Eppure questo è un libro ricco di significati e sostiene un progetto importante: descrive la stessa filosofia di Fondazione per l’infanzia Ronald McDonald Italia  che gestisce le “Case lontano da casa”, dove le famiglie si sentono al sicuro in una situazione molto critica: la malattia dei bambini. Ricreare lo stesso calore familiare, consentire ai piccoli di avere sempre accanto i genitori in un ambiente confortevole allontana la sensazione di trauma per la permanenza in una città sconosciuta e lontana dal supporto della quotidianità. Fare “casa” fa decisamente parte della cura, è una componente essenziale.

Il libro è corredato di pagine che regalano ai bambini la possibilità di personalizzare con disegni, parole e immagini il loro Posto Giusto.

Lo consiglio a partire dai 4 anni di età, è uno di quei testi che piacevano tanto a Superboy da piccolino, quelli che leggevamo e rileggevamo senza stancarci mai.

Il-posto-giusto-Beatrice-MaSuperboy: di solito noi recensiamo libri per ragazzi. Però stavolta volevamo recensire un libro anche per i più piccini. E’ diverso perché ci sono molte più illustrazioni e meno testo. Le illustrazioni sono importanti perché così capiscono come sono fatte molte cose ad esempio: tu gli dici che c’è uno scoiattolo e loro non sanno come è fatto. Con le illustrazioni possono facilmente capire e immaginarlo anche se non ne hanno mai visto uno.

Questa storia è semplice semplice: uno scoiattolino, dopo il letargo, si sveglia dicendo che quel buco nel suo albero non è un posto giusto. Chiede a tutti qual è secondo loro il posto giusto. Ottiene varie risposte, ci pensa un po’ e alla fine capisce cosa mancava nel suo vecchio buco: la compagnia di amici. Quindi trasforma l’albero in un posto giusto per tutti.

In realtà questa storia ha significati più complicati. Tu puoi vivere in una casa bellissima, piena di cose splendide, con tutti i confort però ti puoi sentire solo anche se hai tutto.  Questo libro è semplice semplice però serve a qualcosa di molto utile. C’è una fondazione che si preoccupa di dare una casa a delle persone che hanno i bambini che devono essere ricoverati in un ospedale per mesi. E dove vanno? L’albergo costa tanto, magari è lontano dall’ospedale e poi non è mai una casa.

Questa fondazione cerca di ricreare una casa a chi si è dovuto spostare dalla sua città. La cosa importante è che questi genitori possono stare vicino ai loro bambini. Se un bambino è malato, in un certo senso con mamma e papà vicini sta meglio. Si sente meno triste e ha meno paura e questa è una cosa molto positiva.

La fondazione assomiglia allo scoiattolo che trova una casa per tutti.

Consiglio la lettura di questo libro anche a partire dai 3/4 anni.

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