incubi

Il mio somnus interruptum

“maaaaaaaaaaaaaammaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!”

(il grido squarcia il mio povero sonno… sembra allarmato, chissà forse un brutto sogno, o ha mal di pancia… mi alzo e mi trascino in camera sua)

“che c’è amore?”

con il tono più sereno che si possa immaginare: “mamma, è giorno?”

(come è giorno? no tesoro mio, se è tutto buio, c’è silenzio, siamo tutti a letto, evidentemente non è giorno...)

“no tesoro mio, è notte fonda, dormi…”

continua