Quando un bambino decide di chiudersi in bagno

Sono settimane che lo dico. Dobbiamo assolutamente togliere il gancio dalla porta del bagno. La chiave è stata persa da qualche proprietario prima di noi, e al suo posto c’è il tipico gancetto da infilare in un occhiello di metallo. Pollicino lo manovra con disinvoltura, ma io un po’ di timore ce l’ho lo stesso.

E’ ora di mettere i bimbi a letto, e come ogni sera mi agito a dare ordini, sparecchiare, sistemare la cucina e altre 20 azioni apparentemente non correlate tra di loro. Pollicino! Hai fatto la pipì sotto! Non ti sei accorto che scappava? Devi farla nel water! cerco di mantenere un tono di voce amichevole e tranquillo ma in realtà ho appena avviato la lavatrice piena di panni imbevuti di pipì, e non ne posso più. Lo spoglio, pulisco lui, il pavimento, raccolgo i vestiti bagnati “Pipì vatee!” ripete Pollicino. Vikingo il pigiama, forza! urlo mentre vado in cucina Pollicino dove sei? preparo la tazza di latte. E’ in bagno mamma! Si è chiuso in bagno! Ah ah ah! Vieni fuori! ride divertito il Vikingo. Come in bagno? Pollicino forza esci fuori di li. Apri il gancio!
MAMMAAAA! si sente un urlo dal bagno IUTO MAMMA! cavolo come aiuto mamma. “Che succede? Amore mio stai tranquillo! CHE SUCCEDE??? cerco di spiare dal buco della serratura. Non vedo nulla. Devo stare tranquilla, lo sento piangere, chiamare mamma MAMMA IUTOOO! Che cavolo sta succedendo????
Cerco di ricordarmi l’ABC. Cosa si deve fare in questi casi? Guardo la porta, no, non riesco a buttarla giù a spallate e se mi rompo la spalla, devo pure andare da sola al pronto soccorso. Non è una buona idea. Ecco, lo so, devo calmarlo “stai calmo amore mio, non succede niente. Ci riesci ad aprire la porta del bagno? Vieni ad aprire la porta del bagno!”
Lui continua a piangere e a chiedere aiuto. Non sta funzionando, ma io continuo a parlargli con tono rassicurante. Non sono sicura che funzionerà, ma non so proprio cosa altro fare.
Dopo qualche minuto di panico, finalmente apre la porta del bagno. Mi si getta tra le braccia e mi dice “Mamma, vatee, aduto io, dettro”

Ah ah ah! Pollicino è caduto nel water! Ah ah ah!

E voi avete vissuto momenti di panico che si sono trasformati in una risata?

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10 thoughts on “Quando un bambino decide di chiudersi in bagno”

  1. Qualche settimana fa il nano piccolo (20mesi), solo a casa col padre, ha chiuso il padre suddetto sul balcone.
    Il padre ha chiamato in aiuto il vicino di sotto dimenticando che, per prudenza, aveva chiuso la porta di casa con le chiavi dentro.
    Quando sono arrivata, nanino piangeva dietro la porta gridando “mamma, api!! Api mamma!”. Con moooolta calma, anche se volevo mettermi a piangere anch’io, gli ho detto di prendere le chiavi di papà e, in qualche modo, non so come, ci è riuscito, io ho aperto la porta e l’ho tenuto in braccio almeno un’ora!
    Eh? Ah, sì, poi ho liberato anche papà coraggio dal balcone! 😀

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  2. mi piacerebbe sapere percentualmente quanti bambini finisco per chiudersi nel bagno, magari anche per età e sesso. comunque credo che siano tanti e forse di più i maschietti che le femminucce.
    il mio piccolo, a 3 anni, mentre cucinavo, in mezzo nanosecondo riuscì ad aprire la scaletta che si trovava nel disimpegno perché in quei giorni mio marito stava imbiancando la casa. il sistema era complicato, io ci impiegavo sette ore ad aprirla, ma lui, il mio piccolo, zac… aperta. la scalò, raggiunge la cima dell’armadio dove avevamo riposto tutte le chiavi delle porte interne, scese dalla scaletta e si chiuse dentro nel bagno. incredibile… non sapeva più uscire. non riusciva a inserire correttamente la chiave nella toppa e girarla… eppure aveva sganciato il sofisticato sistema di sicurezza della scaletta come se nulla fosse.
    va beh… ho preso la borsa degli attrezzi e ho accuratamente smontato la porta! 🙂

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  3. Proprio oggi TopaGigia mi ha chiesto di usare la chiave del bagno, opportunamente piazzata su una mensola fuori dalla sua portata fino a che non avrà 18-20 anni. Il fatto è che mia mamma mi ha sempre terrorizzato su episodi simili, perchè quella furbona di mia sorella si chiuse in bagno a chiave proprio intorno ai 2-3 anni.
    Ma, Serena, fammi capire, Pollicino è riuscito in un’impresa a cui il Vikingo non aveva mai neanche pensato???

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  4. anche due mie amiche sono rimaste chiuse fuori in terrazzo! si vede proprio che e’ una pratica diffusa tra i bimbetti di oggi 🙂 comunque anche io quando esco in balcone ogni tanto ci penso. il mio grande si e’ chiuso a chiave in bagno qualche giorno fa, per fortuna la porta e’ scorrevole e quindi dall’esterno si puo’ aprire con una moneta, e poi la volta dopo eravamo tutta la famiglia in bagno e ci ha chiuso dentro tutti e 4. mi e’ venuto il panico perche’ avevo notato in quei giorni che la serratura era difettosa….e non avevamo telefono…poi e’ andata bene 🙂

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  5. @Zauberei bello pipik! Aveva sempre desiderato farlo, e appena ha avuto l’occasione si è tolto il prurito. Dai su, meglio ora che a 14 anni! Ah ah ah!

    @Silvia a questo punto mi sa che non ci prova più. In compenso oggi se le è fatte tutte sotto. Secondo me dovremo fare di nuovo amicizia con il water.

    @ Ideandro l’idea è buona, solo che noi….non abbiamo la chiave!

    @Fabiana povera la tua amica. Però oddio, pensandoci…i pompieri, svedesi…e spiegargli che ho il figlio incastrato nel water. Sono piegata in due dalle risate solo all’idea. Li si che sarebbe finita in risata 😉

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  6. Serena, mi è venuta l’ansia!!! Perché sentire il proprio figlio chiedere aiuto e nn saper come fare è una situazione straziante a dir poco, menomale che é tutto finito con una risata!
    Una mia amica questa estate è stata chiusa dal bimbo fuori al terrazzo, 8 piano a Roma, lei che lo pregava di aprire e lui dietro la finestra, solo in casa, che rideva e diceva no no!! Lei era ovviamente senza cellulare lasciato in casa ma il terrore è stato che lui aprisse la porta di casa e prendesse le scale. Insomma x farla breve è riuscita a farsi sentire dalla signora al piano di sotto che ha mandato i pompieri!! Che figura…e che paura!

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  7. Cara solidarietà.
    Nel mentre ero alla scuola di specializzazione Pipik – all’età di anni due, chiude il padre fuori dalla terrazza e non riesce più ad aprire. Prima di abbandonarsi in singhiozzi però si premura di aprire il frigo prendere il burro e poi ungere con meticoloso divertimento:
    – la scrivania tutta
    – l’apple
    – le penne e il portapenne
    – i cassetti
    – i cavi contenuti nei cassetti
    – svariati tomi di letteratura et enciclopedie

    Di poi tornare in cucina trovare del parmigiano e cospargere tutti gli oggetti di sopra con esso.
    Solo dopo queste operazioni ha cominciato a disperarsi.

    Poi per fortuna e saltata fuori (per caso!) mia sorellla e li ha salvati.

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