Pulizie e ricette per il cenone di Natale

Accogliere gli ospiti per il cenone di Natale: qualche ricetta per il menù e consigli per rendere accogliente la casa senza sforzo.

© foto di sebrenner flickr.com utilizzata in licenza Creative Common
© foto di sebrenner flickr.com utilizzata in licenza Creative Common

Come preannunciato nel post precedente, il modo migliore per entrare nello spirito natalizio e godersi le feste comincia eliminando le fonti inutili di stress. Ora io lo so che qualcuno che invece la pensa all’opposto ce l’abbiamo anche nelle migliori famiglie e tocca portare pazienza. Ma siccome sono del parere che anche i genitori, i nonni e gli zii molesti o perfezionisti non sono mai troppo vecchi per non educarli, basta avere le idee chiare sul tipo di Natale che piace a noi e cercare di farli allineare, altrimenti ognuno a casa sua e pace. In ogni caso, a Natale c’ è sempre, inevitabilmente, qualcuno che si ammala e per non infestare tutta la famiglia felice si rintana in quarantena a casa sua, accettando brevi visite di anime pie che vogliono portargli caritatevolmente un pezzo di lasagna e pace. (E bene).

Ma fingiamo per comodità che siete circondati da persone che hanno voglia di godersi il Natale, il cenone e la reciproca compagnia senza troppe complicazioni. La cosa migliore è fare per tempo un elenco di chi passerà il Natale con noi e come far funzionare la logistica per ottenere il massimo WOW con il minimo sforzo, che come sapete è il principio base della casalinga pigra. Due sono le cose inevitabili, una volta che vi siete spicciati con le decorazioni e i regali, e sono: le pulizie e il cenone.

Le pulizie e le decorazioni

Sentite, è Natale per tutti quindi anche per voi, o pulite casa o cucinate. Quindi vi mettete d’accordo con parenti e amici per fare dei bei cenoni conviviali, io lo faccio da anni per la vigilia, perché a noi la vigilia con gli amici serve a caricare divertimento ed energie per reggere poi le feste con i parenti. Belli e cari pure loro, per carità, ma nonostante gli sforzi educativi sappiamo che per la santa pace familiare con i parenti a volte tocca adattarsi.

Se siete quelli con più spazio in casa (le decorazioni salvaspazio le avete viste già nello scorso post) sparate il tulle natalizio ovunque, attaccandolo col nastro biadesivo su tutte le finestre così non si vede che non avete lavato i vetri. Una pulita come si deve a bagno e cucina, che avere ospiti serve soprattutto per avere la scusa e la motivazione di fare lavori che non piacciono e si rimandano (da noi un cenone con gli amici formali anni fa è stata la scusa per appendere finalmente i quadri in soggiorno facendo tutte le misurazioni su come li volevamo). Peccato che quando sono arrivati c’ erano ancora il trapano e la polvere in giro, ma con due mosse li abbiamo fatti sparire. Straniti erano straniti, lo devo ammettere, ma un po’ di aperitivo e passa tutto. E la composizione a tutta parete di quadri finalmente perfettamente abbinati era bellissima, più regalo di Natale di così!

Quindi fate quel paio di lavori a fondo, una passata di aspirapolvere (gli aghi di pino li abbiamo già eliminati in partenza, ricordate?), una pasta al pomodoro e una bustona di polpette dell’ Ikea per i bambini e il resto lo fate portare agli altri. Ricordatevi inoltre che se siete quelli che ospitano, a fine serata tutti si sentiranno in colpa per lasciarvi la casa disastrata e vi laveranno piatti, spazzeranno pavimenti, raccatteranno carte dei regali e, con un po’ di gestione da parte vostra, vi porteranno persino giù la spazzatura. E spesso lo faranno meglio di voi, perché a casa degli altri pesa meno aiutare a pulire. Pensateci.

Voi al massimo fate un vin brulè (ricetta sotto) così la casa profuma di buono quando arrivano tutti e non si sente se avete davvero lasciato in giro il buon profumo di pulito o avete fatto finta. Il vostro letto servirà per poggiarci i cappotti, quindi dopo il primo strato non lo vede nessuno se lo avete rifatto o meno.

Se invece siete quelli che vi tocca cucinare, una bella lasagna natalizia (vedi ricetta sotto) e passa la paura. La sfoglia la comprate pronta, se proprio volete sdarvi prendetela in un buon negozio di pasta all’ uovo e userete la tecnica della mia lasagna alla pinzatrice  per farle una teglia su misura. Altrimenti le sfoglie secche del supermercato.

Se seguirete questi consigli e ve ne inventerete degli altri per strada, tutto il tempo che risparmierete lo dedicherete (come potrebbe essere diversamente?) sdraiati sul divano a sorseggiare una bella tisana di finocchi che aiuta a digerire il cenone (un pizzico di semi in una tazza d’ acqua e fateli stare qualche minuto) leggendo un libro. Magari uno dei libri di cui vi ho parlato nel precedente post, canticchiando tra voi e voi qualche musichetta natalizia adatta.

Ricette semplici per le cene con gli amici

Vin brulè di Mammamsterdam
Potrei dirvi di comprarne un paio di bottiglie all’ Ikea e scaldarle in un pentolone per quando arrivano gli amici ma, come la besciamella, il vin brulè è una delle cose che si fa prima a farle che a comprare fatte. Ora la sommelier in me dovrebbe dire che, come per la sangria, avere del vino buono è il primo passo. Ma se volete usare come base il vino in cartone, chi sono io per impedirvelo? Considerate inoltre che se avete dei fondi di vino dei cenoni precedenti, cosa che sotto le feste accade, è l’ occasione d’oro per riciclarli. Come potrete riciclare anche dei vini che per i vostri gusti sono eccessivamente freschi, anzi, decisamente acidi. A meno che il vino abbia difetti e puzze che non vanno via arieggiandolo, nel qual caso buttate tutto nel lavandino, non fatevi troppi scrupoli.

Mettete a scaldare in una pentola del vino predominantemente rosso, che il colore fa allegria. metteteci dentro a seconda della quantità una o due stecche di cannella, qualche chiodo di garofano, un paio di raspate di noce moscata e se ce l’ avete (se no compratelo apposta che è fantastico) del cardamomo possibilmente in baccelli, che schiaccerete e aggiungerete al pentolone. Se non avete niente di troppo esotico in casa vanno bene  anche dei grani di pepe nero e una scorza di arancia o limone pelata finissima, senza la parte bianca che è amara. Adesso regolatevi in base ai vostri gusti e al sapore del vino di base: se vi piace più dolce aggiungete del miele o frutta secca, altrimenti un paio di fettine di arance e limoni.

Fondamentalmente la mia posizione è che se avete del vino buono bevetevelo così che è meglio per tutti, ma siccome è inverno, se si fa qualcosa all’ aperto tipo guardare i fuochi a Capodanno, e l’odore delle spezie e il vino meno buono esistono comunque, e tanto le schifezze durante le feste si mangiano e bevono sempre, fatevene almeno una in proprio che profuma casa.  Meglio il vin brulè che tanta altra robaccia che ci propina l’industria alimentare. (Si, lo so, non sono incoraggiante).

Lasagna bianca veloce alle verdure 
La lasagna di Natale con le sfoglie tirate a mano la sera della vigilia dopo il cenone (bisogna pur ammazzare il tempo in attesa della messa di mezzanotte, mia nonna si portava avanti con la lasagna), il ragù che è stato cinque ore a fiamma bassa, la mozzarella fatta scolare, le uova sode sminuzzate, sono cose bellissime e imprescindibili durante le feste, ma o abbiamo tanto tempo oppure è meglio passare a versioni semplificate.

La besciamella, una di quelle robe del nord per snaturare la vera cucina italiana era la bestia nera di mio padre buonanima, per questo ci ho messo tanto a scoprirla e adesso invece è la mia migliore amica. Per questo vai di lasagne bianche.

La besciamella ci vuole meno tempo a farla che a comprarla e scaldarla, ma fate voi come preferite. Una volta ci torturavano con il bagnomaria e il cucchiaio di legno girato eternamente per non far fare i grumi, ma con la frusta o il frullatore a immersione i grumi si ammazzano sul nascere e la besciamella risulterà bella vellutata. A seconda se intendete aggiungere mozzarella alla lasagna, che rilascia dell’ acqua, o meno, fatela più liquidina o più compatta aggiungendo o togliendo del latte.

Besciamella:
100 gr di burro
100 gr. di farina
1 lt. di latte caldo (se avete del brodo buono potete sostituirne una parte al latte)
sale e noce moscata appena grattugiata
eventualmente formaggio grattugiato

In un tegame con fondo spesso fate sciogliere a fuoco bassissimo il burro senza farlo annerire, aggiungete la farina setacciata, mescolate con la frusta e fate tostare leggerissimamente il roux (così si chiama questo composto). Cominciate ad aggiungere il latte continuando a frustare il composto, o usando il Minipimer. La cosa fondamentale è che non si attacchi al fondo della pentola, quindi potete anche tener sottomano un cucchiaio tondo di legno per sondare il fondo ogni tanto. Insaporite con la noce moscata grattugiata e il sale, ed eventualmente all’ ultimo momento buttateci del formaggio grattugiato a piacere, mescolate velocemente e la besciamella è pronta.

Vi arrostite dei bei radicchi al forno, o passate in padella con un filo di olio e aglio dei funghi freschi o surgelati, magari buttandoci anche dei porcini secchi rinvenuti in acqua, e se proprio siete puzzoni come me, mentre li passate in padella al posto del sale ci buttate un dado ai funghi e lo sciogliete con un pochino d’ acqua.

Se nel cesto di Natale doveste ritrovarvi una bottiglietta di olio al tartufo che uno non sa mai che farci, aggiungetelo ai funghi dopo averli cotti. Uno strato di sfoglia, uno di besciamella, uno di parmigiano grattugiato e/o mozzarella, ma in questo caso fate la besciamella meno liquida e uno di radicchi o funghi, ripetete ad libidinem come dicevano i miei amici del conservatorio.
All’ultimo strato lasciate sfoglia e fiocchetti di burro ed eventualmente un po’ di parmigiano, ma meglio di no, infornate al momento e siete a posto anche col primo (io ultimamente questa lasagna qui ai funghi l’ ho portata a un funerale al posto dei fiori ed è stata graditissima).

Potete sostituire le verdure con pisellini surgelati cotti con una noce di burro e mezza cipolla e sale, o con altre verdure che magari vi sono avanzate da altri cenoni, tipo il cavolfiore lesso. Volendo, metteteci una salsiccia sbriciolata, il cubetto di pezzi di formaggio e salumi che uno non sa mai che farci. Insomma, facite vobis con quello che vi avanza in frigo così ebete fatto due servizi in una botta sola. Tanto ci pensa la besciamella a legare e democratizzare il tutto.

Buone feste.

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2 thoughts on “Pulizie e ricette per il cenone di Natale”

  1. Bella l’idea della lasagna.
    Visto che la piccola è in periodo funghi l’ho fatta oggi, vediamo domani al pranzo di Natale come è venuta.
    L’ho personalizzata frullando un po’ i funghi… Speriamo

    Buon Natale a tutti voi di GC
    Vans

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