Il primo bagnetto e tutti gli altri

bagnettoNon mi ricordo se vi ho mai raccontato il fatto che in Svezia i bambini appena nati non vengono lavati. Così come escono, sporchi di sangue e liquido amniotico vengono tamponati leggermente con un asciugamano e posti immediatamente a contatto con la pelle della mamma (a meno di complicazioni mediche ça va sans dire).

Sappiamo che questa pratica favorisce la partenza dell’allattamento al seno, ma c’è di più, e quel di più dipende dalla vernice caseosa dalla quale i bambini sono ricoperti alla nascita. Si tratta di uno strato biancastro che copre la pelle del feto prima e del neonato poi. Inizia a formarsi nel terzo trimestre di gravidanza ed è uno strato oleoso e quindi impermeabile che protegge la pelle del feto che si sta formando mentre è immersa nel liquido amniotico. Studiando la sua composizione si è capito inoltre che svolge in realtà più funzioni: funge da lubrificante durante la nascita e è un antiossidante, e un antibatterico che protegge contro lo svilupparsi di patogeni tipicamente perinatali (fonte Karolinska Institute di Stoccolma). Inoltre svolge una funzione di protezione contro la perdita di calore corporeo.

Una cosa così preziosa a pensarci bene non è il caso di lavarla via tanto velocemente, e se quello che vi preoccupa è di dare un ruolo al padre al momento della nascita, sono certa che non sarà difficile trovargli qualcos’altro da fare.

Lo so, fa un po’ senso a pensarci a freddo, ma lì per lì, con gli ormoni in circolo è una cosa squisitamente bella, e non ci pensi affatto, o almeno così è stato per me.
I nostri figli hanno quindi fatto il primo bagnetto solo dopo 2 settimane circa, ossia dopo la caduta del moncone di cordone ombelicale. E questa se non sbaglio è una indicazione data anche in Italia, per via del rischio di infezione al cordone che attraverso l’acqua può entrare in contatto con batteri pericolosi. Sulla necessità o meno di pratiche di disinfettazione del moncone ombelicale decido di soprassedere, vi accenno solo che a noi hanno detto di lavarlo solo con acqua corrente e sapone e tamponarlo per asciugarlo, e non ci hanno indicato nessuna procedura particolare.

Ma torniamo al bagnetto.

Il primo bagnetto non si scorda mai, soprattutto quello del primogenito. Come prima cosa ci si arma di macchina fotografica e videocamera, se non fosse che ad un certo punto ci si ricorda che qualcuno deve occuparsi di farglielo il bagnetto, e quindi la parte di ripresa viene affidata o ad uno dei genitori (il più ansioso) o ad un parente o amico che si presta al ruolo mentre i genitori si occupano dell’azione reale.
Ripassiamo quindi i punti chiave.

Per prima cosa preparate tutto l’occorrente a portata di mano. Non che serva molto in realtà, però sapone (delicato, mi raccomando), e asciugamano è meglio averli lì pronti.
Evitate di usare la vasca, e usate una vaschetta più piccola (ce ne sono di plastica dura, economiche), o il lavandino (occhio al rubinetto, che starà sempre in mezzo). Noi avevamo una sdraietta di plastica dura da fissare all’interno della vaschetta, e l’abbiamo trovata molto comoda, ma non è necessaria. La vaschetta piccola invece è importante: vi permetterà di avere maggiore controllo del bebé e meno dispersione del calore dell’acqua. Infatti una delle cose più importanti da fare è assicurarsi che la temperatura dell’acqua sia di circa 37 gradi. Se non siete di quelli che si sono premuniti di termometro apposito o di paperella che quando arriva a 37 gradi centigradi inizia a fare quack quack potete utilizzare il vecchio sistema dell’immersione del gomito. Occhio che se è più fredda o più calda il bebé potrebbe non gradire affatto.

Quando vi sentite pronti, immergete il bebé nell’acqua e tenetelo saldamente mettendo il vostro avambraccio sotto il suo collo e afferrandolo sotto l’ascella per evitare di farlo scivolare in acqua. A proposito, io ho sempre evitato di usare olio nel bagnetto per paura dell’effetto anguilla.
Ricordatevi di pulire nelle pieghe del collo, inguine, gambe e braccia dove si può concentrare un po’ di sporcizia. Al primo bagnetto troverete probabilmente ancora dei residui di vernice caseosa nelle pieghe, che potete decidere di lavare o meno.

Ricordatevi di non tenere il piccolo in acqua troppo a lungo. Il neonato non ha un sistema di regolazione della temperatura corporea pienamente sviluppato, e rischia di freddarsi troppo. Per la stessa ragione è bene riscaldare l’ambiente in inverno se è freddo.

Il talco io non l’ho mai usato, perché ho sempre avuto la sensazione che mettere una polvere nei pori della pelle dei miei figli non fosse una buona idea, oltre al rischio di inalazione da parte del piccolo, i cui polmoni non sono ancora sviluppati del tutto (non che ad un adulto faccia bene inalare il talco, ma ad un neonato fa sicuramente peggio).

Sia che viviate il primo bagnetto con stress o meno, una volta superato il primo è tutto in discesa. Affinerete la tecnica e imparerete a capire i tempi in modo che siano anche quelli giusti per il vostro piccolo. Ricordatevi sempre che non tutti i bambini sono uguali, e mentre alcuni amano starsene a mollo a lungo, altri lo odiano, per alcuni è rilassante e facilita l’addormentamento, per altri è eccitante e lo impedisce.
Per i piccoli con pelli delicate, facili a dermatiti o arrossamenti, è importante non eccedere nel fare bagnetti troppo spesso. Del resto un neonato non gioca con la sabbia e non ha reale bisogno di fare il bagnetto ogni giorno, purché venga lavato al cambio del pannolino.

Il resto è tutto in più.

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3 thoughts on “Il primo bagnetto e tutti gli altri”

  1. Non so se era effetto degli ormoni, ma io ricordo ancora il profumo di mia figlia appena nata, sapeva di zucchero, un profumo da sballo =D Quello che mi lascia perplessa a non togliere la vernice caseosa è: ma non diventa dura? Svapora tipo pellicola di borotalco?

    Per quanto riguarda le indicazioni sul bagnetto: anche da noi hanno raccomandato di non lavare mai il moncone del cordone ombelicale, e di fare il primo bagno solo dopo che fosse caduto. Idem per il (boro)talco: sconsigliatissimo perché i bambini lo respirano!

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  2. Anche io ho avuto la bellissima sensazione di tenermi il mio secondo bimbo tutto zozzo sulla pancia appena nato per quasi due ore, che cosa fantastica! Poi però l’hanno lavato e mi hanno detto che potevo fare il bagnetto subito anche se c’era il moncone del cordone, mentre con la prima tutto diverso…ma quale sarà mai la verità?

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  3. Bellissimo il “neonano”:D

    Ricordatevi anche che il neonato la cosa dei 37 gradi non l’ha ancora letta, e può essere che non sia la sua temperatura ideale. È il caso di mia figlia, che ha cominciato a godersi il bagnetto solo quando io ho eliminato il termometro a paperella e mi sono fidata della mia mano (il gomito proprio non mi viene di infilarlo nell’acqua). Adesso che grande e piccolo fanno la doccia insieme, devo continuamente regolare la temperatura quando passo dall’una all’altro. Alla temperatura che piace a lei, lui batte i denti e alla temperatura che piace a lui, lei urla dal dolore. :/

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