Mangia i piselli

Cosa non farebbero certe mamme per far mangiare ai figli quel boccone in più. La guerra delle verdure in certe famiglie arriva allo sfinimento di tutti. E più ci si accanisce sul numero di bocconi da ingoiare, più le barricate si alzano e la guerra si fa feroce.
La mamma di Daisy vorrebbe proprio che la sua bambina mangiasse i piselli. Daisy invece non ne vuole assolutamente sapere, perché a lei i piselli non piacciono proprio. La mamma è così disperata da iniziare ad offrirle in cambio qualcosa di buono: un gelato, un giro alle giostre, un elefante vero, una fabbrica di cioccolato. Ma Daisy è irremovibile. I piselli non le piacciono, e nessuna posta in gioco, per quanto golosa o divertente, la farà cedere di un millimetro sulla sua posizione.
O forse, qualcosa ci sarebbe….se la sua mamma accettasse di mangiare…

Una bambina a volte può essere più saggia della sua saggia mamma.
Mangia i piselli di Nick Sharratt e Kes Gray (Salani editore) è una lettura adatta a bambini di 2-5 anni, ma sopratutto alle loro mamme che vogliono costringerli a mangiare le verdure.

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13 thoughts on “Mangia i piselli”

  1. UPDATE: Elena, ora, ha 5 1/2 denti e 14 mesi. Non vuole piu’ essere legata al seggiolone, non vuole piu’ il tavolino del seggiolone e vuole la forchetta. Insomma vuole fare come il fratello piu’ grande. Continua a mangiare di tutto. Il fatto di mettere nei piatti i cibi anche se sappiamo che non piacciono, sembra sortire effetto, soprattutto su Esteban. Ah, dimenticavo, guai a imboccarla. Per certe cose sembra tutto piu’ facile perche’ ha un esempio da seguire a disposizione.

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  2. Stefano, pure Andrea! Nè troppo molle, nè troppo dure il suo ideale… Comunque poi si adattano (per forza, più che altro!)

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  3. @ Stefano: non c’è limite alle stranezze dei bambini. Mia figlia non ha mai sopportato né patate né puré, ma non mangia neanche un sacco di cose per cui di solito i bambini vanno pazzi, tipo patatine fritte o pizza. Però la sera come aperitivo prima di cena si spara rondelle di carote crude o finocchio crudo, rigorosamente sconditi. Se le sgranocchia davanti al cartone tipo snack.

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    • Il Vikingo a 3 anni e mezzo da Mac Donalds: assaggia una patata fritta e la schifa. L’hamburger nemmeno lo assaggia. E il succo d’arancia lo assaggia e poi chiede l’acqua. Il tutto dopo aver divorato le carotine crude. Ancora adesso a 5 anni e mezzo di fronte ad un buffé pieno di patate fritte, al forno, pollo arrosto, crocchette di pollo, crocchette di patate, supplì, si fionda su pomodori, cetrioli, peperoni e carote, tutto rigorosamente crudo e scondito!

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  4. La cosa strana e’ che con le cose dure come per esempio il pane (alcuni tipi) ti dice “es muy fuerte!” e si impigrisce.

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  5. Stefano, secondo me Esteban ha lo stesso criterio di preferenza dei cibi di mio figlio: non sopporta le cose molli. Quindi il purè gli fa un po’ senso (ma se dovessi dare retta all’istinto, fa un po’ senso anche a me, anche se lo mangio lo stesso e in fondo mi piace), le patate al forno possono dare la stessa sensazione, broccoli e coste sono croccanti. Anche lui prova tutto e questo gli permette anche di cambiare gusti con il tempo: infatti ora, per le patate al forno, sta iniziando a giudicare più con il gusto che per la consistenza e le mangia.

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  6. Ma a 4 anni e’ normale che gli piacciano broccoli e coste ma non le patate al forno o in puree? Anche noi gli mettiamo le verdure nel piatto e, se si lamenta che non le vuole, gli diciamo che non c’e’ problema, che le metta in un angolo del piatto ma che non le tiriamo via. Speriamo che con il tempo… Di buono c’e’ che per lo meno Esteban prova tutto. Elena, invece, anche l’incommestibile si mangerebbe. Due (solo 2!) denti ben gestiti.

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  7. Bello!!!!

    Io ho abbassato le armi. Alla soglia dei 30 inizio a mangiare bene. Prima vivevo di schifezze, uno yogurt a pranzo e poi un bombolone a merenda, una merendina a metà mattina, e poi ancora qualche biscotto, pasta pranzo e cena che non avevo voglia, l’insalata è una rottura lavarla, le melanzane danno lavoro, evviva la torta con la nutella…

    Insomma, se da qualche mese mangio bene, e senza tanti sforzi, se dopo quasi trent’anni magicamente sono cambiata anche io… ce la faranno anche loro, prima o poi 😉

    Quindi solita regola: io preparo i pasti (però penso un po’ ai gusti di tutti, stesso menù per tutti ma possibilmente ben studiato) e si mangia quel che c’è e non altro. Cerco di tenere in casa cose più sane possibili e tenere fuori quelle che non vanno. Così l’esempio c’è. Poi loro se vogliono mangiano, se non vogliono lasciano. E fuori nessun problema per le eccezioni.

    Almeno non sono in sovrappeso 🙂

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  8. Ih Ih, dovrei regalarlo in primis alla suocera: la prima cosa che chiede ogni giorno quando chiamiamo la sera è “ha mangiato la bambina”?
    Con tutto che mia figlia l’anno scorso somigliava alla foto che avete messo in prima pagina questo mese, una bimba piena di “rotolini”, ora si è allungata ma rimane sempre abbastanza rotonda.
    Però poi dovrei prenderlo anch’io perché in effetti la verdura la mangia solo al nido, a casa niente…

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