Loro studiano sul tubo

Come dicevamo anche qui, i bambini amano il tubo.
You tube è il motore di ricerca per loro più immediato, più facile, più adatto. E così è lì che si cerca anche il materiale didattico.
La maestra di mio figlio è una grande youtubbarola. Per ogni lezione di scienze c’è un video da vedere e un esperimento da realizzare in classe seguendo il tutorial preso dal tubo.

I bambini sono “visuali”: quello che vedono, apprendono. Per loro, cresciuti con l’abitudine a vedere tutto, un video vale più di mille parole.
Quello che mi piace molto, però, è che non si limitano a guardare un video: mettono in pratica una commistione di metodi classici e risorse tecnologiche. Perchè non basta mettere i bambini davanti allo schermo: quello non è insegnare, è delegare.
Invece i video didattici sono sempre un corollario ai metodi più tradizionali.

Facciamo qualche esempio. In seconda elementare il Piccolo Jedi sta affrontando, in scienze, un programma di meteorologia. Studiano e capiscono come funzionano le nuvole, la pioggia, la neve, tuoni e fulmini, la grandine. Ma anche la bassa e alta pressione, le cariche elettriche nei temporali, la rosa dei venti, la rotazione terrestre. Insomma, roba anche complessa. Certo, espressa in modo semplice e sintetico, ma, con mio crescente stupore, sempre capita e assimilata.
Prima scrivono sul quaderno un breve testo sull’argomento da studiare, che, ovviamente, viene loro spiegato. Poi guardano un video selezionato dalla maestra: pensate a quanto materiale si trova su fulmini, temporali, fenomeni atmosferici, ciclo dell’acqua, formazione delle nuvole, ecc. Spesso guardano anche qualche tutorial per realizzare piccoli espperimenti o per costruire strumenti e poi passano alla pratica. Sperimentano e provano.
Hanno costruito un barometro, un anemometro ed hanno una loro piccola stazione meteo artigianale. Hanno visto spuntare una nuvola sul termosifone, hanno capito il concetto di alta e bassa pressione con una bottiglia e un palloncino.
E una volta hanno anche imparato a memoria una filastrocca divertente sul ciclo dell’acqua (cosa c’è di più… “analogico” di una poesia a memoria!?)
A marzo, il tutto culminerà con la visita al centro di metorologia dell’aeronautica.
Insomma, un giusto mix tra vedere, fare e capire. E alla fine non c’è bisogno di studiare: quando devono ripetere a parole loro quello che hanno studiato, hanno in mente delle immagini concrete.

Le risorse tecnologiche non escludono le strade più consuete, ma ampliano a dismisura la reperibilità e fruibilità di materiale interessante.
– Mamma oggi a scuola abbiamo visto un filmino sui fulmini, devo studiarli per domani.
– Ok, vieni qui che lo cerchiamo su youtube e me lo spieghi.
Ed il gioco è fatto. Mi sono resa conto che è in grado di spiegare ripetere anche lezioni studiate mesi fa, perchè credo che siano per lui molto concrete, come le immagini.

Certo, arriverà il momento in cui il video su youtube non basterà più, in cui ci sarà da studiare pagine e pagine di libri o comunque ci sarà da ricercare con altri motori e sarà necessario approfondire. Però apprezzo questo metodo e spero che darà risultati anche sulla distanza.
Credo sia utile per abituarli già da ora a considerare la rete uno strumento potente da gestire in prima persona. Mi sembra che stiano acquisendo una naturalezza nel pensare al web davvero come un luogo in cui navigare. E farlo in compagnia, tutti insieme, con la guida della maestra è, secondo me, un’opportunità straordinaria.
Siamo stati decisamente fortunati: in geografia, dove il programma di seconda elementare prevede l’apprendimento dell’orientamento e la lettura delle carte geografiche, ora sono alle prese con un videogioco in cui un gruppo di gatti deve orientarsi nel centro storico di Roma e, per avanzare nei livelli, devono rispondere a domande di orientamento ed archeologia.
Insomma, la maestra geek sicuramente è un valore aggiunto. E probabilmente non è così scontato che in tutte le scuole comunali ci sia un computer in classe a disposizione, oltre a quelli del laboratorio informatico. Certo, se avessimo una di quelle lavagne multimediali che ci avevano promesso (però ne avevano promesse 2 per tutta la scuola!), sarebbe anche più comodo guardare i video tutti insieme… però ci arrangiamo e ci sentiamo molto soddisfatti, perchè il metodo ci piace e i bambini imparano e si divertono.

Sul nostro canale you tube troverete una piccola playlist esemplificativa. E’ limitatissima ed ha lo scopo solo di dare un’idea di come si possa trovare materiale adatto ai bambini delle prime classi elementari su un argomento specifico.
Beh… avrei voluto aggiungere anche il video che hanno visto oggi sui tornado, ma… il Piccolo Jedi si è rifiutato di darmi il link perchè ha detto che era così spaventoso che non avrebbe dormito stanotte!!! Per fortuna, invece, dorme beato…

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7 thoughts on “Loro studiano sul tubo”

  1. Mette, in effetti anche loro vedono i filmati off line in classe, anche perchè il computer che hanno in classe è un di più rispetto all’aula di informatica, “rimediato” proprio grazie alla maestra, e non è collegato ad internet. L’aula di informatica è per tutta la scuola, quindi è disponibile un’ora o due a settimana… quindi ci si arrangia!

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  2. condivido…anche io sono una maestra youtubbarola. Insegno inglese e uso stesso metodo: yuotube!
    http://www.maestramette.it/lim/index_lim.htm
    ovviamente non ho messo tutti i links e la pagina è in continuo crescita.
    inoltre una collega mi chiese di mettere i links per le scienze…e l’ho fatto!

    perchè però ho creato la pagina specifica sulla mia homepage?
    perchè youtube è “pericolsa” da usare navigando in classe per cui per essere sicura di trovare proprio il filmato desiderato, consiglio di fare anche come me. se non si ha una hompepage, si può creare un blog specifico per la vostra classe!
    ed i bambini possono fare il ripasso a casa!

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  3. sul nostro canale youtube ho messo in una playlist il tutorial (ma che cavolo di frase ho scritto???? roba da geek!!!)

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  4. Oggi ho scoperto che hanno anche il videogioco di matematica… ma posso dire che provo un po’ di invidia??? 🙂
    Comunque il loro barometro artigianale funziona a meraviglia: ieri Piccolo Jedi mi aveva annunciato che avrebbe piovuto a breve e stamattina siamo andati a scuola in canotto…

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  5. Ecco, mi devo convertire. IO youtube lo conosco ma l’ho usato pochissimo. Ma mi hai messo una curiosità… Che belle le scuole che ancora coinvolgono i bambini! E che vanno avanti con la tecnologia usandola e non facendosi sopraffare!

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