Le notti insonni non si dimenticano

Ecco, il titolo esprime la mia opinione. Per esempio Serena ne ha una opposta (e quando mai!) e per questo le ho detto di scriverci un altro post. Ma per me, tre anni e mezzo di notti insonni (che poi hanno trascinato dietro almeno un altro annetto e mezzo di notti irregolari), sono una cosa che ti segna e dimenticarle, be’, proprio no.
O meglio, non ho ricordi precisi, se non sprazzi, sensazioni. Però ho chiara la sensazione dell’orrore di essere strappata a un sonno appena conquistato, e poi il freddo, il caldo o lo scomodo di star seduta accanto a un lettino per un tempo infinito a coccolare un culetto, e poi la fatica di riaddormentarsi e sentire l’angoscia delle ore di sonno che stai perdendo e di cui pagherai le conseguenze, e la paura di riaddormentarsi un attimo prima del prossimo risveglio.

Per me, i primi anni della maternità, sono stai segnati dall’ossessione del sonno.
Una volta conquistato, era comunque un sonno tormentato dall’ansia di risvegliarsi ed era un sonno leggero, leggero, per cogliere ogni sospiro e sperare di riuscire a intervenire prima che il pupo si svegliasse del tutto.
Però sono viva. Ecco, quasi mi stupisco. Sono viva e mediamente sana di mente. Ho dormito pochissimo e male per tre anni e mezzo, ho dormito maluccio per un bel periodo successivo, ma ce l’ho fatta.

Sono sempre stata una persona un po’ in lotta con il sonno. Dormivo poco da piccola (ahi! sarà nel dna?), non ho mai fatto lunghissime dormite fino a tardi, neanche quando si tirava tardi la sera, le preoccupazioni mi tengono sveglia e comunque ho sempre avuto il sonno leggero. Però 8 ore di sonno le gradivo molto… prima.

E poi? Quando hai un figlio, sei preparato a sopravvivere ai primi mesi di sonno interrotto, quelli delle poppate notturne. Poi però? Se ti rendi conto che la situazione non torna alla normalità? Cosa fai?
Semplice: ti adegui. Per forza.
Cerchi strategie per strappare anche cinque minuti in più dentro un letto, ma continui la tua vita. Molto più stanca, ma continui a lavorare, a tornare a casa, a prenderti cura del figlio insonne. Magari non esci, ti riduci ogni tempo dedicato ad altro che non sia la pura e semplice necessità. Però sei comunque costretto a farcela.
E questo spesso ti fa scoprire qualcosa di te che non conoscevi: risorse, pazienza, adattamento, capacità di cambiare e di resistere alle crisi.
Perchè le crisi arrivano. Già una qualsiasi coppia riceve una bella sferzata dall’arrivo dei figli, perchè comunque cambiano gli equilibri. Ma una coppia insonne è più fragile: si litiga per un nonnulla, ci si rinfacciano anche i minuti in più o in meno di qualsiasi cosa, si fa un uso indiscriminato di parole pesantissime di rivendicazione come “sempre” e “mai”, si perde ogni intimità e ogni volontà di dialogo in favore di dieci minuti di sonno in più. A volte anche chiarirsi dopo una lite può sembrare tempo sprecato: se il bambino dorme, meglio filare a letto e recuperare qualche mezz’ora.
Due che non dormono e hanno un figlio insieme, devono crederci molto!

Poi arriva il momento in cui, miracolosamente, le notti ricominciano a filare tutte lisce, lisce. Per molti arriva dopo un bel po’, magari quando inizia a dormire il primo, arriva un altro figlio e si ricomincia. Altri arrivano alle soglie dell’età scolare per vedere i bambini dormire una notte di fila, senza neanche un’interruzione. Che poi, per chi non ha dormito, un’interruzione sola del sonno è nulla: quasi un piacere!
Però, comunque, prima o poi i bambini dormono. E dopo anni, si riesce di nuovo a dormire 8 ore di fila? E se non fossero 8, che mi sembra un lusso sfrenato, almeno 6 o 7? Mica facilissimo.

In effetti io ho mutato per sempre i miei ritmi del sonno e, dopo un po’, ho capito che poteva essere un modo per conquistare nuovi spazi. Dopo che mio figlio si addormenta, inizia una diversa fase della giornata, quella in cui si possono fare cose diverse, in due o da soli (perchè ognuno ha bisogno dei suoi spazi, anche solo suoi). E se ora 6 ore di sonno mi bastano, questa fase della giornata può durare anche tre ore, che sono un tempo sufficientemente lungo per tante occupazioni: scrivere, vedere un film, sesso, leggere, parlare, manicure, partita a un videogioco, conversazioni surreali su facebook…

Probabilmente, se io avessi continuato ad andare a dormire alle 23 e svegliarmi alle 7, genitoricrescono non esisterebbe. Questo sito è per una buona metà figlio della mia nuova attitudine a dormire molte ore in meno rispetto a prima.
Sì, è vero… sarei molto più riposata… Ma volevo farvi vedere solo gli aspetti positivi: che magari chi è ancora nel bel mezzo dei risvegli ne ha bisogno.
E’ l’ennesima prova che i figli ti cambiano, ti portano al quadro successivo, ti riassettano tutti i valori, ti modificano le priorità e ti mettono un gran disordine nelle abitudini. E quando finalmente puoi riordinare, non è detto che ti vada di rimettere tutto a posto come prima e magari trovi un ordine nuovo.

E voi, ne siete fuori? E come vi ha cambiato il sonno perso?

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24 thoughts on “Le notti insonni non si dimenticano”

  1. 3 anni di tentativi di dormire una notte dignitosa nel nostro letto con Simone nel suo: si tirava una notte intera non più di 10-15 giorni l’anno.
    da luglio Simone è stato trasferito d’ufficio nel nostro letto, in mezzo a noi e, contemporaneamente, ha smesso il sonnellino pomeridiano (almeno a casa).
    il risultato sono quelle ore di cui parli, lui lì dorme beato senza alcun risveglio, noi recuperiamo tante ore serali e notturne per noi.
    forse dovremmo cominciare anche a dormirle, ste ore…

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  2. orami sono 4 anni che non si dorme più, penso che le mie 10 dite siano più che sufficienti per contare le notti totali dormite interamente senza i risvegli dei 2 vandali (quasi 4 anni e 21 mesi)! in più il più piccolo non dormiva neanche di giorno e a 6 mesi gattonava.
    ho conosciuto l’esaurimento, i pianti disprati, le emozioni più barbare verso le persone che amo di più. ho imparato a riconoscere il mio limite rispetto alla troppa mancanza di sonno: quando non riesco più a parlare, quando dimentichi tutto, quando il movimento del corpo non risponde più ai comandi come vorresti…si! tutto quello che non si può spiegare agli altri che non fanno che dirti che passerà oppure: “cerca di riposare!”….ma secondo te mi diverto a stare sveglia???????? poi capita come sta notte che il risveglio è stato uno solo e io NON sono più riuscita ad addormentarmi!!!!!! che rabbia!!! si perde la capacità di dormire.
    certo che le mamme sono davvero SUPER! hanno delle marce in più e dobbiamo riconoscercelo!!!!

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  3. Non mi ci fate pensare, non abbiamo dormito mai (ne giorno ne notte) per 10 mesi circa, i primi mesi sono stati un incubo ricordo intere notti a passeggiare su e giù per la sala cercando di non farla piangere, e dire che io avevo bisogno di dormire 10 ore per notte…..eppure sono sopravvissuta come ho fatto ancora non lo so di preciso….ho solo parecchie rughe in più….l’esaurimento non mi è venuto….eppure il pensiero di un secondo figlio ci spaventa molto….ora Giorgia ha 2 anni e anche se ogni tanto si sveglia abbiamo trovato una certa tranquillità….ricominciare a non dormire…sinceramente ci spaventa molto….se siamo sopravvissuti una volta possiamo farlo ancora????
    Anche io non dormo più come prima, è mezzanotte e sono qui a scrivere…ma altrimenti non ho altri momenti e quindi approfitto della notte…se me lo avessero detto 2 anni fa non ci avrei mai creduto!!!

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  4. io sto lavorando a metà tra dare il colpo definitivo per acquisire il nuovo assetto nel loro sonno e a metà per dare un ordine nuovo. se non mi logoro … grazie al solito della tua esperienza e saggezza sparsa in leggere battute tra le righe del post!

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  5. Bei tempi il primo mese: il mio ne ha appena compiuti cinque e che dire….l’altra notte alle 2 era completamente sveglio e durante il giorno……pure. Ma dove trovano l’energia? E fa durante il giorno dei microsonni di 10 minuti in cui faccio “qualcosa”…a lui bastano, beato lui, io se mi appoggio appena appena crollerei. Oramai se si svegliaa conto che prima o poi si addormenterà da solo, visto che dorme tra noi. Magari sta zitto, si agita, mi prende a calci, gioca con la coperta ma è tranquillo, poi si ferma e si riaddormenta. Ad ogni modo io comincio a credere sul serio che pure la luna piena ha i suoi influssi perché durante la settimana in cui è là che ci illumina dalla finestra non dorme nessuno.

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  6. Io in teoria sono una gran culona (ops, non si poteva dire?) perchè abbiamo ritrovato ritmi ragionevoli in tempi decenti. Il fatto però è che io per star bene dovrei dormire 9 ore 9, e poi stare anche un’altra mezz’oretta a crogiolarmi nel letto.
    Sì, vi sento che di te “ecchecc***o vuoi!” (stavolta ho messo gli asteirschi).
    Lo so, sono fuori media, ma la mancanza di sonno, per quanto oggettivamente minima ma soggettivamente importante è uno dei motivi che mi fa avere orrore di un potenziale secondogenito, sigh.

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  7. Anche io sono segnata dall’ossessione del sonno, tra l’altro apparentemente senza motivo: sono sempre stata una persona che si accontenta di dormire poche ore per sentirsi bene e, oltretutto, per ora mi devo ritenere fortunata riguardo alle ore di sonno del mio piccolo.
    Il bimbo ha 3 mesi e mezzo. Dopo il primo mesetto di poppate notturne ha iniziato incredibilmente a dormire anche 7-8 ore consecutive, salvo poi tornare indietro alla soglia dei 3 mesi (probabilmente per il fatto che – per un motivo che ancora mi sfugge – la mia produzione di latte ha avuto un crollo). Insomma da circa 3 settimane sta andando peggio del primo mese, però molte settimane avrei potuto dormire dei serenissimi e lunghi sonni.
    E invece… ho notato poca differenza tra i periodi di sonno buono e quelli di sonno meno buono. Io, in ogni caso, mi sento fisicamente a pezzi ma mentalmente iperattiva.
    Né di notte né di giorno riesco ad approfittare delle sue ore di sonno per “spegnermi”, resto sempre vigile con la conseguenza che di notte dormo poco e male, di giorno ormai non ci provo neanche più e mi concedo al massimo un po’ di relax al pc.
    Tutto questo mentre il mio compagno russa beatamente…
    E adesso capisco come mai, quando uscivo di sera, era sempre mia madre ad aspettarmi sveglia e mai mio padre!

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  8. Io ci sono dentro pienamente, purtroppo! Ho un bimbo di sole tre settimane e mi viene da piangere al pensiero di quanto tempo dovrà passare prima di riuscire a dormire di nuovo. AIUTOOOO!

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  9. Proprio mentre stavo schicciando il pisolino di 15 minuti post pranzo con il piccolo addormentato, pensavo che dovrei fare un post sulla nanna dei bambini. Ho tre figli, la grande ha quasi 5 anni e il piccolo 9 mesi. Devo dire che siamo andati migliorando, ma una notte intera di sonno è ancora un’utopia. Di solito non ho bisogno di dormire molto, ma se mi sveglio ci metto una vita a riaddormentarmi. Lo so che non è una gran consolazione, ma prima o poi (magari fra 10 anni), riusciremo di nuovo a dormire TUTTA LA NOTTE!

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  10. Brava Silvia! io a parte i primissimi mesi non ho avuto un rapporto col sonno eccessivamente traumatico, fino a pochi mesi fa. ora (a 2 anni) abbiamo fatto qualche passo indietro, risvegli notturni (anche se non tutte le notti) e riaddormentamenti lunghi e difficili, eh be’… passerà prima o poi (speriamo prima).

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  11. Anche io sottoscrivo pienamente. Noi con la prima figlia dormivamo, a parte piccole interruzioni nei primi 4 mesi prontamente recuperate in riposini pomeridiani di 3 ore… l’arrivo della seconda è stato devastante. Cioè la seconda non dormiva molto (risvegli molto molto irregolari, e frequenti, fino ai 2 anni circa) e la prima, ovviamente, ha smesso, sono iniziate le migrazioni che continuano tutt’ora nel nostro nido, chiamiamolo così…
    Anche io il sonno lo soffro, faccio grandi tirate per qualche giorno/notte e poi crollo inesorabilmente.

    Ma confermo che il cambiamento di vita, anche dovuto alle notti travagliate, mi ha portato a stravolgere tutto: professione, letture (quelle che riesco), stile di vita. E il tempo migliora tutto, mamme di neonati, sapevatelo 😉

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  12. Secondo me anche le negligenze gravi dell’avvocato che non ha dormito dovrebbero essere escluse da ogni forma di risarcimento! 🙂

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  13. ottoscrivo ogni virgola. Dopo quei primi 5- anni più o meno di insonnia, cominci ad accorgerti con sorpresa che certe mattine sei quasi riposata, come mai? Ah, è vero, mi sono alzata una volta solo.

    Quando ho capito che stavo dormendo di nuovo mi sono chiesta inorridita come avessi fatto a mandare avanti in quegli anni una vita, un lavoro, i figli gli stagisti e cominciare pure a fare teatro e altre cose, senza che ci scappasse il morto. Io ho smesso di leggere, che per me è stato gravissimo. Cioè, leggevo il necessario, ma leggere un bel libro, leggere per me, nulla, proprio non ce la facevo. Le mie energie erano risucchiate altrove. (e si, come coppia ci abbiamo dovuto credere veramente assai).

    Ancora adesso i figli dormono di meno, ma sinceramente cominciano ad essere fatti loro. Cioè, io mi sbatto il necessario per farli addormentare, poi o schianto io o fatti loro, la mattina la sveglia c’ è e io che pure la mattina ho sonno e sono stronza glielo ripeto pure: te l’ avevo detto che se non ti addormentavi invece di litigare di nascosto con tuo fratello poi stamattina non ti svegliavi?

    Comunque quel tempo non lo recuperiamo mai più, per questo voglio andare in pensione a 50 anni. E il prezzo si paga, il multi-taskuing selvaggio che facevo una volta adesso tocca ridurlo e sinceramente mi sento handicappata. Mi concentro meno se vengo interrotta, all’ epoca riuscivo a fare traduzioni perfette anche se scocciata ogni mezza parola, cioè rileggevo le frasi e filavano.

    Comunque, in giurisprudenza, trovo che atti inconsulti commessi da famiglie insonni andrebbero equiparati all’ incapacità di Intendere e di volere. Tu che ne dici?

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