Intervista ad Alessandra: risparmio ed ecologia con il car sharing

Abbiamo intervistato per voi Alessandra, mamma separata con una bambina di 7 anni, che vive a Roma e ci racconta la sua esperienza di car-sharing: la soluzione per contenere le spese ed essere ecologisti è molto più semplice si quanto si pensi.

Come funziona il servizio di car-sharing?
Mi sono iscritta al servizio car-sharing andando negli uffici preposti e investendo, dopo aver autorizzato la banca ad effettuare il RID sul mio conto, un’ora del mio tempo: mi hanno consegnato subito la mia “smart-card” (tessera di riconoscimento per aprire la macchina), il mio codice segreto (per attivare le funzioni della macchina una volta dentro) e il libretto di istruzioni in cui sono ben spiegate le procedure da seguire per ogni evenienza (per esempio come fare benzina utilizzando la carta di credito che c’è nel cruscotto della macchina) .

Funziona così, una volta che si è iscritti: quando mi serve la macchina telefono al servizio di prenotazione (o vado sul sito) e verifico se la macchina più vicina al punto da cui voglio partire (generalmente casa mia, ma potrebbe essere uno qualunque dei parcheggi di Roma: la macchina va riporta al parcheggio di partenza però!), per l’orario in cui mi serve e se è disponibile (quasi sempre in effetti), la prenoto.

Se le due macchine del “mio stallo” sono già prenotate, mi vengono presentate alternative,  in parcheggi un po’ più distanti ma sempre raggiungibili in massimo 10′ a piedi. Una macchina nel raggio di 10′ a piedi la si trova SEMPRE.

Ho un’amica che ci accompagna i figli a scuola prima di andare al lavoro in motorino: in teoria, dal sito, si può prenotare una certa fascia oraria anche per tutto l’anno, se poi effettivamente la si utilizza e in maniera corretta!

All’interno dell’orario prenotato vado, apro la macchina passando la smart-card sul lettore ottico sul parabrezza, mi sincero che non ci siano graffi o bozzi sulla carrozzeria, digito il codice segreto sul “computer di bordo” (che non ha il navigatore, per ora), prendo le chiavi che sono nel “posacenere” inutilizzato (non si può fumare a bordo della macchina in condivisione, ovviamente: sono previste multe per chi lo fa, su denuncia di chi prende la macchina successivamente o degli addetti che periodicamente la manutengono) e la macchina è mia (DEVO guidarla solo io), fino alla fine del tempo prenotato (che si può tentare di prolungare in caso di bisogno, chiamando dal computer di bordo).

Per chi porta la macchina in ritardo c’è una multa di 25€: la stessa cifra che viene rimborsata a chi ha prenotato la macchina e non la trova al posto giusto (se qualcuno trova il posto occupato e parcheggia nei dintorni gli operatori call center telefonano per avvertire l’utente successivo) e si presume che quindi dovrà pagarci il taxi

Tariffe car-sharing (comprensive di TUTTO: anche benzina e IVA) per una Panda o Cinquecento (Ci sono le Doblò e le multipla, anche):

100€ l’anno per l’abbonamento (con un po’ più si attiva il car-sharing ITALIA: puoi scendere dal treno nelle città in cui è attivo, e non sono poche, e prendere la macchina pagando le tariffe qui sotto).

A consumo poi:
A Km: 0,30 €/Km fino a 150 Km, oltre i 150 Km 0.20 €/Km

A ora: 1,80 €/h dalle 7 alle 24 nei feriali; 0,90 nei festivi e notturno feriali (24-7).

Si pagano la metà le ore prenotate e non consumate.

Si può passare nelle corsie dei TAXI e si parcheggia GRATIS sulle strisce blu

Esempio, domenica 6 dicembre: 6 ore prenotate, 5 effettuate, 4 ore di parcheggio sul lungotevere, 13 Km percorsi, ho speso meno di 10 €.

Ripeto: benzina e strisce blu incluse!!!

QUANDO NON USI LA MACCHINA NON SPENDI NIENTE!!!

0€ manutenzione, 0€ bollo e assicurazione, 0€ parcheggi, 0′ ricerca parcheggio al rientro a meno che qualche cafone non abbia parcheggiato nel posto riservato (si tratta di posti riservati su strada), ma da quando c’è la rimozione h24 non mi è mai successo.

Anche per chi ha bisogno quotidiano dell’auto è PERFETTO come seconda macchina.

Perché lo hai scelto?
Non avevo una macchina, e con una figlia, e come donna sola che voleva uscirsene la sera in autonomia, mi serviva. Non avevo i soldi per comprarmene una, né l’esigenza così forte di utilizzo da motivarmi  a trovarli (abito vicino una stazione della metropolitana) e inoltre il parcheggio nella mia zona è un incubo.

E’ effettivamente più economico?
Molto più economico, per l’uso che ne faccio io: la cifra massima che ho speso finora in un mese è 95€ compresa BENZINA! e non pago BOLLO e ASSICURAZIONE, né il meccanico!!!

Come fai se ti serve la macchina all’improvviso?
E’ successo, ho telefonato ed ho quasi sempre trovato la macchina disponibile (tramite il sito si può prenotare fino a 15′ prima dell’ora in cui è necessaria, tramite call center fino a 5′ prima!). Ma anche quando non la trovo, spendo talmente poco per la macchina che permettermi un taxi non mi sembra un lusso!

Ma con una bambina è troppo difficile vivere senza macchina…
Innanzitutto io non mi sento “senza macchina”: è capitato proprio sabato che un amico con il quale dovevo andare a teatro è arrivato da me dicendomi: “mi si sono rotti i tergi cristallo, come facciamo che piove?” ho telefonato al car-sharing e mi sono presa la MIA macchina. Mia dalle 20:00 alle 2:00. Non è un esempio in cui è coinvolta mia figlia, ma ho reso l’idea?

Per l’uso che ne faccio io sinora, data la vicinanza della metropolitana e dato che facciamo molto vita di quartiere, il car sharing sopperisce benissimo! D’estate, quando il quartiere si svuota un po’ e c’è più esigenza di mobilità, confesso però che mi faccio prestare la macchina da mia madre, la quale parte per la montagna e la lascia inutilizzata…

D’estate comunque “iniziativa car-sharing” fa ottime offerte forfettarie: 40€ per il week end +  il chilometraggio secondo la tabella precedente.

Certo è che se, rimossi gli ostacoli “traffico imbizzarrito” e “parcheggio impossibile” in quei due mesetti mi gusta avere una macchina sempre a disposizione e senza mediazioni. Ma il fatto è proprio che viviamo in una città in cui invece i due ostacoli suddetti ci sono e bisogna farci i conti (ricordo che con la MIA vettura in condivisione posso passare per le corsie preferenziali e questo mi consente di aggirare anche l’ostacolo TRAFFICO, un pochino almeno!

Quali sono i 3 aspetti positivi che ritieni più importanti
1) Partecipare alla riduzione di auto circolanti in città
2) Spezzare il circolo vizioso del possesso della macchina come “valore” o “status symbol”,
3) Risparmiare un sacco di soldi e di tempo (io non devo portare la macchina a riparare: ci pensa qualcun altro!)

E i 3 aspetti negativi che ritieni più importanti?

1) il car-sharing è perfetto per  piccoli tragitti in intervalli orari non troppo ampli: andare al lago di Martignano, che dista da casa mia 40 Km, con il car-sharing e starci tutto il giorno non sarebbe per niente conveniente!
2) sarebbe ancor meglio poter prendere la macchina in un parcheggio differente da quello di riconsegna: la utilizzerei molto di più!
3) boh!

Hai qualcosa da aggiungere?
Si, l’ottimo sito di cui ti metto il link: ics carsharing

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10 thoughts on “Intervista ad Alessandra: risparmio ed ecologia con il car sharing”

  1. I parheggi devono stare disposti “a rete” a non più di 4/600 metri uno dall’altro e quindi non possono essere inizialmente dispersi e sparpagliati in periferia; in tutte le città che hanno il car sharing il servizio viene aperto nelle zone centrali e da lì man mano si allarga a “macchia d’olio” verso i quartieri più esterni della città.

    A Roma l’Agenzia per la Mobilità (www.agenziamobilita.roma.it – è questa società comunale che ora gestisce in servizio, subentrata all’ATAC) ha già da tempo pianificato molti nuovi stazionamenti in tutta la periferia, ora occorre che il Comune faccia la sua parte coi finanziamenti e l’acquisto di nuove vetture.

    Può essere senz’altro utile se i cittadini interessati ad avere stazionamenti nella loro zona raccolgono firme e richieste collettive che possono essere presentate in due sedi:
    1) presso il locale Municipio (allo URP Ufficio Rapporti con il Pubblico – indirizzi anche sul sito internet del Comune-, che raccoglie le richieste e le consegna al Presidente di Municipio in modo che egli possa “farsi sentire” presso l’Assessore il Dipartimento Comunale centrale)

    2) direttamente all’Assessore alla Mobilità – attualmente Sergio Marchi – o presso lo URP del Dipartimento Mobilità e Trasporti del Comune di Roma (Via Capitan Bavastro 94, email mobilita@comune.roma.it)

    Un saluto a tutti i potenziali car-sharers e ora sotto con le raccolte di firme!

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  2. Ho seguito con molto interesse il vostro dibattito sul carsharing. Anch’io ho una bimba piccola e non avendo la macchina avevo la necessità di trovare una soluzione, almeno per i piccoli spostamenti.
    Sono abbonata da circa sei mesi al carsharing, abito al quartire africano e ho un parcheggio proprio sotto casa. La mia esperienza è positiva, utilizzo il carsharing nel week end per lo shopping e gli spostamenti brevi, una vera svolta.
    In merito ai parcheggi adesso sul sito del carsharing c’è un interessante sondaggio e un elenco con i nuovi parcheggi che attiveranno a breve.
    Consultatelo, magari si tratta proprio del vostro municipio!
    http://www.atac-carsharing.it/

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  3. Io ho la patente per bellezza, ma ultimamente mi dico che dovrei riprendere a guidare per essere più libera, almeno in alcune occasioni. Noi abbiamo una macchina sola e la usa molto assiduamente Nizam. Sarebbe impensabile mantenere un’altra macchina. Ma così sarei tentata… Se fate una petizione per il XVI municipio io firmo!

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  4. Alessandra, stavo proprio pensando ad una cosa del genere: in fondo la richiesta congiunta di più persone dovrebbe rappresentare un bacino di probabili clienti, quindi dovrebbe rendere la cosa interessante per l’atac che gestisce il servizio… Bah…
    E dire che volevo essere proprio io a proporti di farci fare lo sconto a € 50 facendomi presentare!!!

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  5. @ Silvia E già: uno dei problemi (che però non è il MIO) è la diffusione nei municipi… C’è solo nei quartieri ricchi (anche se sono aumentati in questi anni, rispetto ai quartieri pilota)!!!
    Però credo che se riesci ad organizzare una raccolta firme e la presenti in Municipio si possa smuovere qcs (più mi guardo in giro e più penso che dobbiamo proprio rimboccarci le maniche fino al collo per frenare il disastro che ci circonda)…
    Un bacio

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  6. @a Barbara: sono quasi certa che il cane non lo puoi portare nella macchina condivisa, però… Ciao!

    …e un PS: chi viene presentato da una persona già iscritta a Iniziativa Car Sharing di Roma, paga 50€ per l’abbonamento annuale invece di 100€ e anche chi lo presenta!

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  7. Grazie per questo post. L’ho trovato molto interessante e ci pensero’ seriamente. Con un cane di grossa taglia e ora la bimba fra poco dovremo rivoluzionare il nostro “parco macchine” (2) e abitando in una zona con diversi parcheggi (quartiere africano, ho controllato ora sul sito dell’ATAC e ci sono diversi parcheggi qui vicino) ci faro’ un serio pensiero. Magari terremo una macchina grande per gli spostamenti di tutta la famiglia e ci iscriveremo…

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  8. Aspettavo l’intervista di Alessandra, perchè mi ero informata sul car-sharing a Roma ed ero curiosa di sentire le impression i di un’utilizzatrice.
    Noi abbiamo una (sola) macchina in casa ed a volte, soprattutto d’estate quando facciamo su e giù con il mare a turno, ci è capitato di poter aver bisogno di un’altra auto, ma magari solo per poche ore.
    Ho rilevato un problema. A Roma i parcheggi di car-sharing sono solo nel centro storico ed in Prati!
    Noi non abitiamo in un quartiere che può definirsi periferico, eppure il parcheggio più vicino è ad almeno un quarto d’ora di autobus. Ed allora non ha senso!
    Il centro storico è la parte di Roma meno densamente popolata e dove la macchina privata serve meno (perchè è comunque il posto più servito dagli autobus). Che senso ha limitare questo servizio solo li?
    Forse perchè fa scena far vedere nel centro i parcheggi car-sharing, così il Comune può pavoneggiarsi con iniziative ecologiche?
    Non sarebbe più utile nelle periferie, dove c’è senz’altro più gente che non può acquistare un’auto privata, o che magari non l’acquista perchè non sa dove parcheggiarla, o dove, comunque, ci sono molti più abitanti?
    Quindi, sono molto contenta di sapere che il servizio funziona, ma mi rendo conto che funziona per pochi…

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  9. Da questo unto di vista abitare in una città in cui auto non ne circolano è fantastico!
    Ci guadagna il pianeta in termini di inquinamento e ci guadagni tu in termini di linea!
    Insomma, almeno sotto l’aspetto auto i più ecologici siamo noi veneziani 😉

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  10. Avendo necessità di essere auto-muniti in due, visti i continui spostamenti di lavoro del mio compagno, che è spesso assente, prima di comprare la macchina anch’io avevo cercato una soluzione di car-sharing, e sono rimasta molto delusa vedendo che qui non esiste… si fa molto “co-voiturage”, cioé i lavoratori (soprattutto transfrontalieri) vanno a lavorare “in gruppo” utilizzando una sola vettura per 3-4 persone che lavorano nella stessa zona a orari più o meno uguali, e ognuno paga la sua parte di benzina… però nella mia zona anche quella soluzione non c’è ancora… Certo, utilizzo il treno per andare a lavorare, ma è vero che è stupido comprarsi una macchina per utilizzarla in tutto e per tutto per 20 km/giorno…

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