Intervista ad una mamma sul metodo Estivill

EstivillMi ricordo ancora quando qualche anno fa chiacchieravo con una mia amica delle notti insonni con cui ci deliziavano i nostri figli. Discutevamo insieme dei vari metodi presenti sul mercato, e lei mi ha detto che intendeva applicare Estivill. Credo di aver tentato di dissuaderla, e credo che lei abbia timidamente tentato di convincermi ad attuarlo con il Vikingo. Naturalmente nessuna delle due ha ascoltato l’altra, come è giusto che sia con ogni “buon”consiglio: si ascolta, si valuta e si va per la propria strada perché ciascuno sa cosa è giusto per il proprio figlio. Quasi 5 anni più tardi, le ho chiesto di raccontarci la sua esperienza con i suoi due figli. Un metodo, una mamma (e un papà), due bambini, diversi.

Come mai avete deciso di usare il metodo Estivill con Pietro

Abbiamo scelto di usare il metodo Estivill con il nostro primo figlio, quando, dopo aver smesso di allattarlo di notte, i suoi disperati risvegli notturni sono diventati insostenibili.
Non si calmava mai, si svegliava 4-5 volte a notte senza trovare pace, né lui, né noi!

Ci racconti come è andata? Quanto tempo ci è voluto? Cosa ha funzionato e cosa no?
Abbiamo sentito parlare del metodo Estivill da mio fratello e mia cognata, lo stavano usando per il loro primo figlio, di 2 anni e mezzo che ancora non dormiva tutta la notte.
Prima di adottare Estivill abbiamo provato con altri metodi più soft ma non hanno dato risultati.
Al nono mese di Pietro, dopo circa due settimane di incubo per aver smesso di allattarlo la notte, abbiamo deciso unanimemente io e mio marito di applicare il metodo!
Abbiamo letto entrambi il libro, ne abbiamo parlato e dopo pochi giorni abbiamo iniziato.
Con grande sorpresa dopo il terzo giorno Pietro ha dormito tutta la notte. Lo mettevamo giù e dopo la cerimonia lo salutavamo.
Dal terzo giorno in poi non ha più pianto e ha iniziato a dormire tutta la notte fino al mattino.
Pietro ha ora 5 anni e va a letto da solo, è molto sbrigativo nei saluti: ninna nanna, bacetto e via si dorme… e a volte dice pure «mamma te ne vai per favore che ho sonno?»

All’epoca hai avuto dubbi sul metodo? Lo avete applicato con serenità o è stata una scelta difficile?
Quando abbiamo deciso eravamo determinati a farlo bene, sapevamo che qualsiasi modifica del metodo avrebbe potuto comprometterlo.
La scelta non è stata difficile, la difficoltà è stata nel sopportare i pianti dei primi tre giorni, ma anche in questo siamo stati sorpresi (e probabilmente molto fortunati) perché a differenza di altri racconti, Pietro piangeva molto meno a lungo col metodo Estivill che con altri metodi o in braccio a mamma o papà.
Non ha mai pianto più di 20 minuti. Quindi, si, è stata dura ma solo per 20 minuti a sera e per tre giorni.

L’esperienza con Andrea è stata diversa. Cosa è successo?
Quando vedi che il primo figlio dorme, decidi che puoi fare il secondo e ti auguri che tutto vada come per il primo! Così è stato, o almeno in parte.
Dopo due anni circa è nato Andrea. Tutta un’altra pasta. Tutto un altro carattere.
Anche lui è stato allattato la notte per un po’. Rimaneva attaccato a me molto meno di Pietro, ero molto ottimista, sembrava molto meno attaccato alla mamma…
Invece mi sbagliavo! Andrea era molto meno disposto a staccarsi da mamma. Lo scrivo ora che ha 2 anni e mezzo ed è ancora così!
Sicuri che anche Andrea potesse imparare a dormire da solo, anticipando forse un po’ troppo i tempi, all’età di 4 mesi ho fatto il primo tentativo Estivill.
Priva di iniziare con lui il metodo abbiamo provato di tutto. Ma niente lo tranquillizzava.
Il distacco era troppo per lui. Non lo sopportava. Era, ed è tuttora, capace di piangere tre ore di seguito, o alzarsi dal letto suo e venire nel nostro anche 20 volte di seguito! Eravamo devastati.
Non accettava nient’altro che stare con la sua mamma vicina.
Quindi a 4 mesi abbiamo provato, sicuri che i ritmi di Estivill potessero regolarizzarlo.
Niente da fare al primo tentativo. Abbiamo lasciato perdere.
Ci ho riprovato a 6 mesi e dopo 10 giorni di pianti ininterrotti ha cominciato a dormire tutta la notte! Finalmente – dicevamo – anche lui è andato!
Ma puntualmente dopo un mese ricominciava a svegliarsi la notte e a non andare volentieri a nanna. Si ricominciava con il rituale, un’altra settimana di pianti e via si ricominciava a dormire.
Così per circa 9 mesi. Il metodo funzionava per uno o due mesi e poi scattava non so cosa e Andrea tornava indietro e voleva dormire solo con me!
Poi le vacanze estive hanno peggiorato le cose visto che siamo costretti a dormire tutti e 4 in una stanza.
L’autunno successivo abbiamo riprovato ma nonostante dopo una settimana-dieci giorni ricominciasse a dormire da solo, esattamente dopo un mese perdeva il ritmo…

Cosa pensi abbia funzionato e cosa no questa volta?
Ancora non sappiamo bene cosa sia successo, cosa non è andato. Anche perché continuiamo a svegliarci una volta a notte, tutte le notti! E questo grazie a una cura omeopatica, senza la quale i risvegli sarebbero 5 o addirittura 6 a notte.
La differenza tra i due casi sta sicuramente nella nostra stanchezza accumulata. Più aumenta la stanchezza e meno si riesce a tenere il punto.
Per sopravvivere poi si cede a vari compromessi e bimbi come Andrea hanno capito bene questo gioco.
Infine Andrea, a differenza di Pietro che in base a quanto insegnatoci da Tracy Hogg è un tipo da manuale, è assolutamente imprevedibile, e l’imprevedibilità è dura da gestire.
Pietro ha bisogno di un contenimento e i ritmi di Estivill gli hanno dato questa “sicurezza”. È come se lui sentisse proprio il bisogno di essere “inquadrato”, sostenuto, accompagnato seguendo delle regole ben stabilite.

Vista la tua esperienza con i tuoi due figli cosa ti senti di dire su questo metodo?
Dopo il successo con Pietro andavo dicendo che fosse un metodo applicabile a tutti i bambini. Dopo l’esperienza con Andrea, a malincuore, dico che non è adatto a tutti.
Continuo a condividere e sostenere pienamente il senso di questo metodo: i bambini devono imparare ad addormentarsi da soli o con dei pupazzi che possono ritrovare nel risveglio notturno, questo mi pare un insegnamento di vita, aiuta a far crescere bambini autonomi, coccolati, in altri momenti, ma indipendenti!
Ma infine dico… se ti capitano bambini come Andrea… bè ci puoi fare poco… ma puoi farci poco anche con altri metodi.
Dopo l’insuccesso di Estivill abbiamo comprato tanti altri libri: fate la nanna con il sorriso, fate la nanna in braccio, fate la nanna nel lettone, fate la nanna in piedi… e dopo 2 anni e mezzo Andrea ha deciso che il metodo migliore è quello di addormentarsi solo con mamma, dorme nel suo letto dalle 20.30 fino all’una-alle due di notte per poi andare a finire le ninne nel lettone accanto a mamma. E dopo 2 anni e mezzo di sonno interrotto non ce la faccio più a prenderlo e riportarlo a letto, perché lui è capace di rialzarsi 10 volte ancora per rifiondarsi nel lettone…
In realtà proprio in questi giorni sto riprovando a non farlo venire per niente nel letto nostro.
Quando arriva mi alzo e lo riporto nel suo… insomma… è una settimana almeno che mi sveglio e mi alzo 4 volte a notte… e alla quinta… alle 5 del mattino quando la sveglia è puntata alle 6.40 cedo inesorabilmente!
Sono parole ahimè di una mamma scoraggiata e stanca… che si accontenta di dormire a pezzi e che sorride quando le dicono «non ti preoccupare a 3 anni cominciano a dormire!»… chissà se Andrea, l’imprevedibile, seguirà mai questo cliché come tutti i bambini… perché mai dovrebbe farlo???

Cosa diresti ad un genitore disperato per le notti insonni che ha deciso di adottare Estivill?
Direi assolutamente di provare! Ma di non farlo a modo proprio, se si decide di farlo va fatto alla lettera! Pensate che è per il bene del bambino e anche di mamma e papà!!!! Io adesso vedo Pietro che è un bimbo felice e contento la sera di andare a dormire! E questo è merito di questo metodo che gli ha dato sicurezza e fiducia.
Se invece vedete che i pianti sono così disperati e durano troppo a lungo.. bè allora lasciate stare. Provate con altro, con metodi più semplici, con gocce di lavanda sul cuscino… con qualsiasi cosa… magari a voi funziona!

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94 thoughts on “Intervista ad una mamma sul metodo Estivill”

  1. Sono la mamma di un bimbo che farà 3 anni a Luglio. Lui dorme con noi, è un bimbo che ha sempre avuto molto bisogno di contatto, da subito. Io l’ho allattato al seno per quasi un anno, i risvegli erano frequenti fino ai 12 mesi, poi si è stabilizzato a 2-3 risvegli per notte, di più se malato. Da un pò di mesi a questa parte si sveglia una sola volta, o anche fa tutta una tirata. Ma come da sempre lui non ne vuole sapere di stare nel lettino. Ho pensato, considerato il carattere suo che non ama restrizioni fisiche, di togliere la sbarretta del letto (tanto è un lettino molto basso) e lui nel lettino ci va…ma solo per giocare. Per la nanna ci vuole la mamma e a volte anche papà. Devo dire che a parte il periodo delle coliche non ho MAI sofferto il sonno se non per i momenti di febbre in cui da mamma premurosa mi sveglio per capire se ha la febbre alta, se gli devo mettere una suppostina etc. Questo è il mio personalissimo manuale d’uso che contiene una sola istruzione…DORMIRE…come si può per la serenità di tutti. Ho sempre sentito parlare di Estivill e le persone a me vicine che l’hanno applicato mi riportano pareri discordanti. Ovvio, come avete detto tutte i bimbi sono diversi. I genitori sono diversi. E io mi godo il mio bambolotto finchè posso, la sera ci addormentiamo tutti e tre assieme facendoci le coccole. Cosa c’è di più bello? Per me questo è il paradiso.

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  2. ciao a tutte più o meno insonni. mio figlio ha quasi 2 anni e ancora si addormenta con il seno, si sveglia varie volte per notte. a volte è semplice.. mi giro,un pò di tetta e si riaddormenta. altre è un incubo.. mi giro,un pò di tetta e un pò e un pò e un pò…………..e non si riaddormenta….fino a chè crolla prima o poi.. Però mi sembra meno difficile che alzarmi diverse volte,magari anche d’inverno al freddo…brr, sentirlo piangere, dondolarlo per la casa in piedi.. forse sono molto pigra freddolosa e dormigliona. forse non sento che è ancora giunto il momento, ma anche lo ammetto spero che vengail momento anche per me che senza avviso dorma tutta la notte! che miraggio! e mi piacerebbe aver rispettato le sue esigenze e tempi.. chissà!?

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  3. cos’è il metodo Estivil?
    io ho fatto quello del libro fate la nanna, è la stessa cosa? ma non ho preso il libro, ce ne ha parlato una psicologa durante un incontro al nido e quindi l’ho applicato come me l’ha spiegato lei…senza seguire un manuale quindi,andando un pò ad occhio. Per nostro figlio primogenito ha funzionato in 3 giorni: prima notte ha pianto ore, seconda notte forse mezz’ora, terza notte 10 minuti,da quel momento, fino ad oggi che ha 11 anni ha sempre dormito tutta la notte, tutto un sonno…splendido.Non so come sia l’Estivil, il metodo che mi hanno insegnato è quello di metterlo nel suo lettino e di rincuorarlo a voce, sempre con dolcezza e senza perdere mai la pazienza, ma mai tenerlo in braccio o accendere la luce.
    Applicato con la seconda figlia ha funzionato a metà: nel senso che si addormentava da sola e poi in un periodo imprecisato della notte veniva in mezzo nel lettone: a differenza del fratello lei era silenziosissima e noi ce ne accorgevamo solo al mattino al suono della sveglia…poichè a noi non disturbava, lei cmq aveva imparato ad addormentarsi da sola, durante la notte non urlava, ma semplicemente scendeva piano dal letto (non culla o lettino ma letto singolo con un materasso a terra) e si infilava in mezzo senza svegliare nessuno…beh l’abbiamo lasciata fare…quelle poche volte che mi svegliavo, la prendevo in braccio e la portavo sul lettino. al mattino le spiegavamo che cmq quello era il suo letto e non il nostro…poi questi assalti notturno si sono placati e un pò alla volta non è più venuta da noi…(un pò mi manca devo dire…)

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    • @Cinzia Estivill è l’autore del libro “Fate la nanna”. Certo che non ti puoi lamentare, tu non hai avuto molti problemi con il sonno dei tuoi figli, eh!? 😉

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  4. Quando è nata la mia bimba ho scoperto che il sonno tutta la notte era un lusso… come ho fatto a non apprezzarlo per tanti anni? siamo arrivati alla nottata completa verso i 2 anni: ricordo che io e il mio compagno ci siamo svegliati la mattina guardandoci increduli come due miracolati. ecco, il “miracolo” arriva sempre, ma ha tempi fisiologici che io non ho mai voluto forzare. L’allattamento notturno e il co-sleeping hanno sempre reso meno pesanti i risvegli notturni. oggi che la mia bimba ha 3 anni, l’allatto per addormentarla (funziona sempre), e poi la mettiamo nel suo lettino, che è in camera nostra. sono felice di aver rispettato i suoi tempi e di non averla mai fatta piangere per farla dormire come e quando volevo io. per me il suo benessere e la sua fiducia erano e sono più importanti del riposo e delle regole. però questa è la mia scelta, la mia esperienza, e la mia priorità. credo che si possano fare tutte le scelte del mondo, purché si sia consapevoli delle motivazioni che stanno dietro quelle scelte, e delle conseguenze che quelle scelte portano con sè, nel breve e nel lungo periodo.

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  5. Sei mesi, ed essendi allattato a richiesta, è possibile che arrivi a così tante volte perchè come ben si sa, l’allattamento non è solo bisogno di cibo. Anzi!

    Mai detto che sia una passeggiata, anzi. Da qualche altra parte ho detto come sia vero il contrario, non è facile – e non tutti sopportano multiple sveglie notturne, verissimo. Il mio punto è, con la tetta e il co-sleeping è possibile rendere più sopportabili i risvegli notturni se uno lo attacca e ritorna a dormire. Dato che questo tipo di soluzione (che non va bene per tutti, siamo d’accordo, one size fits all non esiste) non è granche ‘pubblicizzata’ a livello globale, magari farne menzione può far accendere la proverbiale lampadina a qualcuno che non sa come fare ma che non vuole seguire metodi tipo Estivill. A me è successo così.

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  6. @Cristina scusa ma quanto ha tuo figlio? Secondo te si sveglia 10 volte per notte perché ha fame? Il discorso che la tetta risolve molti problemi ha senso finché va bene a te, e finché magari non lavori, e finché nonostante le 10 sveglie notturne te evidentemente riesci a riposare lo stesso. Ma per altre persone svegliarsi 10 volte per notte non è esattamente una passeggiata.

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  7. @chiara eccomi, io allatto di notte e devo dire che infatti mi sfugge un po’ il senso di molte cose dette qui. Il mio bimbo si sveglia anche una decina di volte per notte (quante di sicuro non lo so, perchè mi sveglio giusto per attaccarlo e poi torniamo a dormire), ma la tetta risolve molti problemi.

    Sono un po’ perplessa.

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  8. …4 mesi? Seriamente? Non sta scherzando? Già mi sembrava troppo a 9, ma 4…

    Se non sbaglio anche Ferber, promotore del controlled crying, dice di partire dai sei mesi in avanti. A 4 mesi si svegliano perchè hanno *bisogno* di mangiare, non per rompere le scatole ai genitori – così come a 9, aggiungerei, ma io sono per il co-sleeping e allattamento prolungato, what do I know.

    Io continuo a seguire Sears.

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  9. @michela: magari fosse così! io ho una cinquenne che si sveglia 2 vv a notte e una duenne che se ne sveglia 8… in tutto fanno 10 (a parte quando sono entrambe nel lettone ovviamente)!!!!!! ma sono contenta per te, vuol dire che i bambini diversi esistono! io me ne sono beccate insonni due su due…

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  10. Volevo dare un po’ di conforto a tutti i genitori insonni…tenete duro, è facile da dire, ma davvero passa passa e passa in fretta!!
    Attila non ha mai dormito…prima le coliche, poi saranno i denti, poi saranno gli incubi, poi ci sara’ caldo, no ci sara’ freddo…poi gli insegno ad addormentarsi da solo con il metodo up/down di T. Hogg ma niente si sveglia piangendo 5/6 volte a notte, poi passo al Nopron ma niente si sveglia 2 volte per notte, di cui la seconda sta sveglio tra calci e pugni per almeno mezz’ora…poi tento di farlo dormire con noi nel lettone, ma niente si rotola di continuo e tenta di scalare la testata del letto…ci mancava solo il metodo Estevill!!! (mai applicato perché stavo male solo a leggerlo…)

    Morale? a 18 mesi esatti ha iniziato da solo tutta la notte!!! per caso senza un motivo senza nessun metodo senza nessuna ragione ha iniziato a dormire 10/12 ore di filaaaaaa!!! è stato un miracolo, le prime notti pensavo fosse morto e continuavo ad alzarmi mille volte nell’angoscia…così, da un giorno all’altro è successo!!!
    certo, ci sono notti che si sveglia un paio di volte, però non sono tutte le notti, magari ne fa una brutta e tre belle, poi dorme bene per una settimana intera poi magari si sveglia una notte una volta e si riaddormenta quasi subito…insomma nella normalita’…
    ecco ogni volta che vi trovate a piangere davanti al caffélatte la mattina, perchè avete sonno e odiate il mondo (quante mattine!) e vorreste scappare via, ricordatevi che il tunnel prima o poi finisce, che sono bambini, che è normale che la notte si sveglino e cerchino la mamma o vogliano essere rassicurati, che l’indipendenza non si costruisce addestrando un bambino a dormire in solitudine con l’unico conforto di un pupazzo, ma si costruisce dimostrando a vostro figlio che può guardare al mondo con fiducia perché ogni volta che si voltera’ e si guardera’ indietro voi sarete pronti a sostenerlo… proprio come avete fatte in quelle lunghe notti insonni in cui lui cercava il vostro abbraccio!

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  11. D’accordo, come sempre il tema nanna porta a dibattiti, confronti e solidarietà, perché alla fine come constato sempre, siamo tutte nella stessa barca. Solo che ciascuno di noi sceglie un’imbarcazione diversa a seconda delle proprie esigenze.
    Con Mia che ora ha cinque anni ho applicato Estivill, mi sembrava sensato e in linea con le mie esigenze: ci sei tu, d’accordo, sono la tua mamma e ti amo, ma ci sono anch’io e ho bisogno di sopravvivere in qualche modo. E’ andata benissimo per i primi 18 mesi. poi una notte si è svegliata e non ha più dormito. a niente sono servite canzoncine, rituali sciamanici, entrare e uscire dalla cameretta per 30 volte di seguito. alla fine ho ceduto e l’ho abituata ad addormentarsi con me vicino al suo lettino. ovviamente si svegliava di notte, e io, per non portarla nel lettone, mi alzavo anche dieci volte a notte, finché esausta non mi addormentavo sul pavimento. ho fatto così per un anno e mezzo, sfiorando l’esaurimento. poi sono rimasta incinta di Bianca e ho pensato: è l’ora di metterla nel letto dei grandi adesso, così quando Bianca sarà nata non vivrà il doppio trauma dell’arrivo della sorella e del cambio di letto (aveva ormai tre anni). bene, da quel momento, senza più le sponde, Mia ha iniziato a scendere da sola e a venire nel lettone nel cuore della notte, senza che noi nemmeno ce ne accorgessimo, me la ritrovavo lì la mattina accucciata come un cagnolino ai nostri piedi. un anno e mezzo di notti sul pavimento per cosa? per niente. a quel punto quando Bianca ha mostrato gli stessi identici sintomi, ho saltato direttamente da A a C senza passare per B. tutti nel lettone appassionatamente! evviva il cospleeping! mi servirebbe solo un letto più grande, anche se in confronto al pavimento…
    Ah, le mie figlie sono socievoli, indipendenti e felici…
    Grazie per avermi ascoltato e buona notte
    Benedetta

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  12. Il sonno é il piú grosso punto dolente del Mezzovikingo nostro: da quando é nato (ora ha quasi 3 anni) si é sempre svegliato quelle 2-3 o piú volte per notte, e questo é anche il motivo per cui non ho mai smesso l’allattamento, semplicemente perché la tetta é stato il pratico sonnifero magico che lo faceva riaddormentare.
    Abbiamo provato col facendomi dormire altrove, nei risvegli notturni accettava anche l’arrivo del papá, ma poi verso l’alba si risvegliava sempre in preda alla disperazione assoluta, e non c’é stato mai modo di calmarlo finché non arrivavo.
    Adesso vuole che mi addormenti con lui, lui vuole stare nel suo letto, ma vuole che io dorma con lui. Se mi capita di andarmene nel mio prima che si sia completamente addormentato, mi chiama “Mamma veni chi!”, e, onestamente non ho cuore di lasciarlo da solo con la sua paura del buio (si addormenta sempre e solo con TUTTE le lampade accese).
    Sono caratterialmente troppo debole per applicare il metodo Estivill, per cui non so se avrebbe funzionato, ma la mia intuizione materna (chiamiamola cosí) mi dice che con mio figlio avrebbe lasciato solo strascichi d’angoscia.
    Per cui adesso spero solo che il discorso sonno si regolarizzi col tempo, e finalmente lui cominci a dormire otto ore di fila man mano che cresce.

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  13. salve a tutte!
    non so da dove iniziare francamente…..la mia storia è lunga quasi 4 anni….cioè l’età di mia figlia gloria….
    alla prima visita pediatrica dopo una settimana di vita…il dottore che sostituiva la mia pediatra mi disse “signora questa bimba la farà impazzire”…all’epoca mi chiesi che volesse dire….oggi mi chiedo ancora se quel dottore avesse doti paranormali……
    punto di partenza comune a voi….mia figlia non dorme…..è una bimba amplificata…..ed in piu’ ha trovato la culla x i suoi problemi con il padre…
    cerco di spiegarmi in maniera sintetica…..
    gloria da subito preferiva la veglia al sonno….i nenoati dovrebbero mangiare e dormire(e cn dolore ho visto che è vero cn la nascita di mio nipote…1 mese…dorme e mangia…stop!)…lei no…..sempre arzilla…vispa..attenta…ok…allattata al seno fino ad 1 anno….poppate ogni due ore….tra culline e lettone….stremata vado x il lettone…..
    ma le nottate sn sempre state un incubo…..giravamo io e lei x casa fino all’alba….mentre mio marito….dormiva nella cameretta xchè almeno lui che lavorava doveva riposare…..
    ogni volta che provavo a lasciarla piangere un po….il papà andava in tilt….e nn sto qui a raccontarvi come…..
    insomma il mio calvario era gestire figlia insonne e marito isterico….
    la crisi coniugale è arrivata prestissimo….erano lotte continue…e mia figlia mi prosciugava sempre di piu’…..
    oltre al non dormire….era una tortura gestire tutto….vestirla..cambiare il pannolino….lavarla…svezzarla…insomma ogni passaggio è stato un incubo….
    cn la pediatra abbiamo provato tutto….dall’omeopatia al nopron….nulla..resistente a tutto….
    alla fine all’età di 1 anno e mezzo mi sn indirizzata ad un neuropsichiatra infantile….esito….la bambina è ipereattiva(regisce in maniera amplificato alle sollecitazioni), molto sensibile….e avanti di almeno 1 anno rspetto alla sua età(mia figlia ha iniziato a dire le prime parole a 5 mesi)…..veniamo indirizzati da una psicologa infantile x un percorso…..
    io fortemente motivata inizio….mio marito rifiuta…..
    la psicologa nn vuole vedere la bambina….ma i genitori..ovviamente inizio io le sedute…e si evince subito che il punto cruciale siamo noi genitori che nn le diamo un riferimento stabile….la madre agisce in un modo ed il padre in un altro…..applico qualche consiglio….ma tranne qualche piccolo miglioramento il resto è fermo….
    abbandono le sedute xchè tanto il problema è il padre…e lui si rifiuta il percorso…..
    mio marito…..a 6 anni ha perso il padre x un tumore…il trauma gli si è risvegliato cn la nascita della figlia…quando piccino si svegliava piangendo e chiedendo del padre…il fratello maggiore di 18 anni…lo picchiava e gli imponeva di stare zitto e dormire…..
    qualcuna ci è arrivata?????
    e si……lui quando la notte sente la bimba piangere….si immedesima..e diventa un altro…..impazzisce…..ed io mi trasformo nel fratello cattivo…..xcui tutta la rabbia covata esplode su di me….e x evitare disastri…..devo assecondare la bambina…..
    siamo andati avanti cosi’ fino a mesi fa……io nel frattempo ho pensato mille volte di scappare..di lasciarlo…di far volare mia figlia dalla finestra….di volare io……chi non dorme x piu’ di 4 ore a notte e vive un angoscia del genere….sa di che parlo….
    per fortuna sn una donna forte….solare…e positiva…..cado ma mi rialzo sempre….
    gloria è complessa….ha sviluppato nel tempo una serie di paure che la portano ad essere insicura….il buio…i fantasmi..i rumori..i mostri….nn cammina x casa da una camera all’altra se nn accompagnata…e mille altre cose…allo stesso tempo è una bambina inteligentissima…..molto profonda…..fa discorsi molto piu’ grandi x la sua età…..
    attualmente la situazione è questa…..
    la sera nel lettone cn mamma e papà(la bambina piangeva x averlo cn noi….lui una notte mentre litigavamo mi dice “io da piccolo piangevo xchè volevo mio padre e nn potevo averlo…..xchè lei chè puo’ nn devo starle vicino?”…detto tutto…..)favole….pipi’…acqua..e mille scuse x ritardare la nanna…..poi si addormenta(tardi…tra una balla e l’altra arriviamo sempre a mezzanotte…) ed il suo sonno profondo dura 1 ora…..è sempre stato cosi’….dopo di chè il calvario….si sveglia…viene addosso(nn vi ho detto che x 1 anno..intorno ai 2-3 anni mi dormiva in braccio sul letto….unico modo x fare 3-4 ore di sonno…..) oppure la pipi’..oppure l’acqua…oppure gli incubi…oppure si dimena….cosi’ tutta la notte fino alle 8 ora in cui la sveglio x l’asilo…..
    ragazze ho scritto tanto….ed è poco rispetto a tutto quello che vorrei raccontare…..
    oggi cn mio marito c’è piu’ serenità….grazie alla mia tencia…ma sappiamo entrambi che lui ha un limite….che purtroppo nn vuole superare e che sta rovinando nostra figlia…..
    credetemi le ho provate tutte…….so che il sonno è la punta dell’iceberg dei problemi di mia figlia…a volte mi sento fallita….ho lasciato il lavoro x occuparmi di lei…..cerco di essere una mamma moderna…giusta…coccole e rispetto….è una bambina meravigliosa…educata…solare quando vuole….allegra….ma pur sempre introversa…cn una mamma estroversa…che ha capito tardi che deve accettarla cosi’….ma penso al suo bene…alle sue insicurezze e al voler infondergli piu’ coraggio….
    leggo mi documento…..e sapete che c’è?che qualunque suggerimento io l’ho già applicato….sembro una mamma modello….ma la risposta su mia figlia nn c’è…..
    uff mi fermo…grazie a chi avrà avuto la pazienza di leggere il mio sfogo….
    baci mamme

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