Le elezioni e il rispetto

svd1Abbiamo guardato il telegiornale per i bambini ieri sera, io e i miei figli, seduti sul divano uno accanto all’altro. La prima notizia li ha fatti saltare con entusiasmo al suono delle parola Italien. “Uh! Parlano dell’Italia mamma!” ha gridato il Vikingo quasi dimenticando che ero lì accanto a lui.
In quella prima notizia di quel telegiornale hanno spiegato ai bambini svedesi che in Italia ci sono state le elezioni e che il popolo italiano ha votato per eleggere i propri rappresentanti, però purtroppo nessuno ha ricevuto abbastanza voti per poter governare il paese in modo stabile. Il giornalista ha aggiunto che questo risultato riguarda non solo gli italiani ma anche tutti gli altri paesi dell’Europa, perché c’è una crisi economica in tutta Europa, e tutti si preoccupano se l’Italia sarà in grado di occuparsi o meno dei propri problemi.

Guardo i miei figli. Gli sorrido con la calma apparente che il modo di raccontare questa notizia mi ha regalato.
Vorrei dirgli che il problema non è così semplice come il buco in un bilancio. Il problema è il rispetto. E hanno vinto quasi a pari-merito 3 persone, o meglio 3 partiti, che non hanno rispetto: uno non ha rispetto per le donne e non dimentica mai di dimostrarlo apertamente, uno non ha rispetto per nessuno che non la pensi come lui e pecca in continuazione di presunzione, e uno non ha sufficiente rispetto di se stesso per riuscire a dare un messaggio di fiducia. Perché senza rispetto non c’è fiducia, e senza fiducia non c’è crescita.
E il buco, la voragine, che devono preoccuparsi di riempire è prima di tutto quella della fiducia, perché di quella non ne è rimasta molta nei cittadini, e nemmeno nel resto del mondo a dire il vero.

Ma le parole mi muoiono in gola.
E’ ora di andare a letto.
Ripetiamo quei gesti che nella loro semplicità concedono respiro e regalano un senso di sicurezza.
Il pigiama, la storia della buona notte, una vecchia ninna nanna.

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19 thoughts on “Le elezioni e il rispetto”

  1. Comunque, tutta la storia di Renzi (che davvero non conosco affatto) salvatore della sinistra… se lo volevano tanto perché non è stato votato alle primarie?

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    • @Andrea @CloseTheDoor scusate ma il senso del post non era certo di innescare discussioni sulle strategie o sulle mancate strategie dei vari partiti. Dai su, non mi fate fare la cattiva, ci sono sedi più opportune per farle.

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  2. @close, infatti quello il punto… avendola introdotta lui (anche se mi pare non fosse ancora effettiva) cosa vuole? Comunque, vivendo in un paese dove la pagano tutti e nessuno protesta la cosa mi fa poco effetto. Anzi mi pare quasi strano che non si paghi 🙂

    Quello che non capisco (moderate l’intervento se volete) è chi possa aver votato B. Voglio dire, durante il ventennio abbiamo visto come si è comportato e cosa ha fatto (molto poco, a parte gli ennesimi condoni fiscali, leggi ad personam e baccanali…), per cui chi l’ha votato lo ha fatto in piena coscienza. Non credo che i programmi e i partiti c’entrino niente. Hanno votato LUI (e infatti sarebbe perfettamente legittimato a provare a formare un governo). Potrei capire quelli che hanno votato Grillo lo hanno fatto per protesta (posso essere d’accordo o meno, ma quello è un altro discorso), ma B… come si fa?

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  3. @ Andrea, credo che ci sia un forte fraintendimento sulla storia dell’IMU. Dalla sinistra è stata presentata come un voto di scambio e circonvenzione d’incapace, ma dall’elettorato del PDL secondo me è stata vissuta come una promessa di “restituzione del maltolto”. Cioè Berlusconi è stato bravissimo forse a far dimenticare che la tassa l’aveva in realtà introdotta lui, ma anche se non è stato così, una cosa simile l’aveva fatta Prodi con la tassa sull’Europa: si era promesso di restituirla (e ricordo ancora la faccia di Visco quando si sono accorti di aver sbagliato i conti e che non avrebbero potuto restituirla). Per una strana combinazione proprio l’allergia di Berlusconi allo Stato permette di diventare il rappresentante dello “Stato giusto”, che non tassa e non chiede nulla.
    Grillo in comune con Berlusconi non ha quasi nulla sul piano dei contenuti, parla ai precari, agli esodati, agli esclusi. Però in comune ha dei tratti caratteriali eccezionalmente simili: è un megalomane paranoico.

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  4. Uno dei post più semplici, lucidi e assolutamente perfetti che abbia letto negli ultimi giorni. Le elezioni italiane spiegate ai bambini, secondo me dovrebbero assumerti al TG. Quello dei grandi, intendo.

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  5. Credo che le ragioni di questo esito elettorale siano tante e non tutte riconducibili a un singolo fattore.
    Probabilmente l’errore capitale del PD è stato di non premiare la presenza di Renzi, che poteva essere l’Obama italiano – ma che devo dire, a me personalmente prima delle primarie non ispirava tutta questa fiducia perché lo trovavo un po’ troppo simile, nello sguardo e nei modi, a Berlusconi. Non ho votato per le primarie ma credo che molti abbiano condiviso il mio sentire. Renzi stranamente piace molto al centro-destra, quindi avrebbe potuto mettere d’accordo tanti e rappresentare un vero rinnovamento.
    Poi leggo che molti criticano la comunicazione, in realtà il PD ha commesso lo stesso identico errore del 2006: 3.000.000 persone che votano danno l’effetto di una sbornia e probabilmente si sono illusi di avere in pugno la vittoria, non hanno rincorso l’elettorato indeciso.
    Terza cosa: dopo la “cura d’urto” di Monti ci sarebbe stato bisogno di un po’ di speranza e secondo me, l’idea di un’alleanza PD-Scelta Civica ha fatto rabbrividire parecchi. Me compresa. Perché va bene che siamo commissariati dall’Europa, ma che dobbiamo farci dire dalla Merkel anche quando fare la pipì, mi stava antipatico assai.

    A me Bersani piace, mi dispiace che abbia perso perché mi sembra una brava persona, non è un megalomane, non è un paranoico ossessionato dai complotti, ed è l’unico che abbia fatto dei provvedimenti che sono andati davvero a vantaggio dei consumatori. Quindi il magone per l’ingovernabilità me lo tengo tutto, perché a questo punto è tutto in mano al M5S e quindi a Grillo e al suo staff. E temo fortemente che si lasceranno prendere dalla tentazione del “tanto peggio” come la Lega della prima ora, “mandiamoli tutti a casa, facciamo nuove elezioni e prendiamo il 30%” (sto citando la grillina Loretta Napoleoni). Non so se a loro interessa che il PD presumibilmente andrà ai minimi storici, e il governo andrà di nuovo al PDL per altri cinque, dieci, quindici anni. Riduzione delle tasse (nelle intenzioni), smantellamento dell’apparato pubblico, privatizzazioni. Con la loro politica neoliberista, potremo dire addio alla “classe media”.

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  6. Non so se sono pienamente d’accordo con la tua analisi… Il problema del PD in questo caso non è la mancanza di fiducia in se stessi, quanto il fatto che hanno detto agli italiani quello che NON volevano sentire.

    Ieri sera guardavo un interessante documentario su BBC4 sull’Italia. Credo che sia stato girato verso la fine del 2012, ma per quanto riguarda le elezioni appena svolte si è rivelato profetico.
    Loro affermavano che B. piace agli italiani semplicemente perché gli dice che va tutto bene così e che non devono cambiare né fare niente. I problemi non sono i nostri e non sta a noi risolverli. Invece la sinistra dice sempre che bisogna migliorare questo, cambiare quello, che la situazione così com’è non va bene, ecc. ecc. e (dati alla mano) all’italiano medio questo messaggio non va giù.
    Sempre nello stesso documentario hanno detto che B. è stato impareggiabile a convincere tutti che sono corruttibili e che hanno un prezzo. Se non sono stati ancora corrotti è perché il prezzo semplicemente non era quello giusto. Di nuovo un osservazione profetica alla luce della promessa restituzione dell’IMU.

    Insomma, non credo che la sinistra abbia fatto niente di particolarmente sbagliato (eccetto forse abboccare un po’ troppo facilmente all’amo teso da B), solo che il loro messaggio non è piaciuto. Ce l’hanno con il povero Bersani, ma oltre a fare le primarie e vincerle nettamente cosa poteva fare?
    Gli italiani avevano una vasta scelta di personalità alternative non politicizzate, da Monti a Ingroia a Di Pietro o chi per loro, ma invece si sono affidati a Grillo per motivi non troppo dissimili da chi ha votato per B.
    Forse la sinistra per vincere dovrebbe promettere che l’Italia diventerà il paese di Bengodi; poco se non mantiene la promessa fatta, tanto B. non le ha mai mantenute, ma continua a vincere. Questa sì che sarebbe una mancanza di rispetto nei loro confronti, ma d’altra parte se non vinci con il rispetto ci fai poco…

    Ah, un ultimo punto: mi pare chiaro, dati alla mano, che le battute salaci e sessiste pagano bei dividendi. Qual è l’incentivo che B ha per smettere di farle se l’elettorato continua a premiarlo?

    In sostanza, non è questione di una mancanza di rispetto di chi era in lizza in queste elezioni, ma al massimo una mancanza di rispetto dell’elettore verso se stesso.

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  7. … di pancia, appena usciti i risultati, mi sono cadute le braccia. Ero deluso e preoccupato.
    Poi ho cominciato a ripensare a quanto è successo, alle incavolature dei mesi scorsi, allo scenario costruito in questi anni, al dissesto economico e sociale ecc. e mi sono detto: e se questa volta si svoltasse davvero? Voglio illudermi.
    Voglio confidare in tutti i nuovi volti che entreranno in parlamento e al senato (e sono davvero tanti: tanti giovani, tante donne …). Voglio provare a credere in loro, al fatto che magari avranno voglia di applicare il rispetto per l’Italia, senza sbandierarlo con parole vuote udite a iosa in questi anni.
    Provo a rispettarne il ruolo e il compito fino a prova contraria… che mi costa? In fondo a rispettare non si sbaglia mai…

    E se mi sbagliassi? Preferisco non postularlo a priori…. aspetto e osservo… e spero.

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  8. Quindi Serena forse puoi aggiungere la mancanza di rispetto nei confronti delle nuove generazioni, e temo che questa sia trasversale.

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  9. Barbara, anche a me è venuta in mente subito la stessa cosa. Il GT Ragazzi da noi c’era e non so se è ancora in onda (ho controllato e ho trovato puntate in podcast solo fino a luglio 2012), però i contenuti erano quelli: il cucciolo nato allo zoo o l’intervista all’idolo delle preadolescenti… Pure io vorrei sbagliarmi. Smentitemi, vi prego! 🙂

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  10. Anch’io sono preoccupato più per il futuro dei miei figli che per la situazione attuale (che pure mi preoccupa). Spero sempre che i prossimi politici saranno migliori. Ma forse potrebbero essere migliori anche ora… forse.

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  11. Amareggiata, Serè? 🙂
    Mammamsterdam, ricordo che almeno fino a qualche anno fa il TG dei bambini c’era, il pomeriggio in mezzo ai cartoni, su un canale RAI (forse c’è ancora ma TopaGigia non è ancora interessata, quindi ora non so). Solo che le poche volte che l’ho visto ho visto notizie sul cucciolo nato allo zoo, il guinness dei primati e roba del genere. Ripeto, forse sbaglio, e in tal caso ne sarei felice.

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  12. Serena, grazie. Hai detto più tu e in modo più denso e sicuro quello che c’ è da dire su queste elezioni, che tremila editoriali e tutti i capoccioni che stanno a sindacare. E vogliamo proporre anche in Italia il telegiornale per i bambini? Qui c’ è e i miei lo vedono a scuola o su Internet, perché riescono a parlare di cose molto complesse in modo estremamente semplice, che come sappiamo è prerogativa solo di chi è veramente bravo e ci lavora duro su come dare la notizia. Vai così.

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