Cartolina dalle vacanze scolastiche

Oggi finisce la nona settimana delle vacanze scolatiche. La scuola iniziera’ tra cinque settimane.
Dopo sei settimane, avremo il primo lungo ponte di 3 giorni, per non parlar di scioperi, lunghe vacanze invernali ecc…
In questa calda estate, giorno dopo giorno, cerco di aiutarli a ricordare di fare i compiti assegnati per non dimenticare quanto imparato fino a maggio (ah, e magari anche di studiare, lavorare e vivere io stessa).
Poi, avendo la fortuna (ancora quest’anno) di stare tanto tempo assieme, cerchiamo di imparare tante altre cose: leggere mappe, ascoltare fiabe in lingue diverse, fare la spesa da soli, contare il resto, guardare l’atlante.
E’ vero, l’educazione e’ una cosa complessa, si compone di tante parti, e sono tutto sommato contenta, nella stanchezza, di quello che posso dare ai miei cuccioli.
Pero’ se penso che quella che frequentano e’ una scuola pubblica, non posso non interrogarmi sui confini, di questo pubblico. 
Lo faccio contando i giorni, ma potrei contare la percentuale di minori sotto la soglia della poverta’, le ore che passano davanti alla TV secondo l’indagine della Stampa.
Riconoscere e ringraziare per le proprie fortune private e’un atto prezioso.  Ma guardare oltre il proprio orticello se si vive in una collettivita’ che vuol dirsi società, non dovrebbe forse essere un pensiero dovuto?
E pensiero dopo pensiero io continuo ad essere convinta che le cose, per darci un futuro, debbano cambiare.
Gutta cavat lapidem, dicevano. Cerchiamo di essere tutti quella goccia.

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