Ascolto

La grafica del calendario dell’avvento di genitoricrescono è realizzata da Giada di quandofuoripiove. Bella vero?
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Ascoltare è sentire le parole, ma anche i silenzi.

Ascoltare è osservare l’altro, ma anche se stessi.

Ascoltare è leggere movimenti, sguardi, intonazioni.

Ascoltare è orientarsi con le emozioni.

Ascoltare è mettersi in relazione.

Ascoltare è tutto questo e tanto altro ancora.

L’ascolto è un lavoro attivo, certosino, paziente.

L’ascolto è come un lavoro artigiano. Bisogna conoscerne tutti i passaggi, saper fare ogni cosa al momento giusto. Saper individuare gli errori e porre rimedio.

Marianella Sclavi sintetizza tutto in sette preziose regole, eccole:

Le sette regole dell’arte di ascoltare

Ascolto1. Non avere fretta di arrivare a delle conclusioni. Le conclusioni sono la parte più effimera della ricerca.

2. Quel che vedi dipende dal tuo punto di vista. Per riuscire a vedere il tuo punto di vista, devi cambiare punto di vista.

3. Se vuoi comprendere quel che un altro sta dicendo, devi assumere che ha ragione e chiedergli di aiutarti a vedere le cose e gli eventi dalla sua prospettiva.

4. Le emozioni sono degli strumenti conoscitivi fondamentali, se sai comprendere il loro linguaggio. Non ti informano su cosa vedi, ma su come guardi. Il loro codice è relazionale e analogico.

5. Un buon ascoltatore è un esploratore di mondi possibili. I segnali più importanti per lui sono quelli che si presentano alla coscienza come al tempo stesso trascurabili e fastidiosi, marginali e irritanti perché incongruenti con le proprie certezze.

6. Un buon ascoltatore accoglie volentieri i paradossi del pensiero e della comunicazione. Affronta i dissensi come occasioni per esercitarsi in un campo che lo appassiona: la gestione creativa dei conflitti.

7. Per divenire esperto nell’arte di ascoltare devi adottare una metodologia umoristica. Ma quando hai imparato ad ascoltare, l’umorismo viene da sé.

(Arte di ascoltare e mondi possibili, Marianella Sclavi, Mondadori, 2003, p.63)

Insomma, ascoltare è un po’ come fare la maglia: bisogna conoscere punti e tecniche, saper leggere uno schema e se una maglia cade serve saperla recuperare oppure disfare il lavoro per correggere un errore. Servono perizia, pazienza e tanta voglia di mettersi in gioco.

Dentro la casellina dunque non può che nascondersi un tutorial di maglia. Buon lavoro!

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