Al fuoco, al fuoco, è stata… la blogger pasticciona!

Flavia lo promette (o lo minaccia?) tra le righe qui… ed io lo scrivo! Il post dedicato alla serata di ieri!
Che abbia attinenza con il nostro tema del mese è fuor di dubbio: se non abbiamo giocato noi ieri sera!!!!
Vado al punto: ieri, intorno alle 18, tre blogger probabilmente a voi note, si aggiravano in un bel palazzo signorile del quartiere Prati di Roma. L’occasione dell’incontro era nientepopòdimenochè… una lezione con lo chef presso questa scuola di cucina qui!
Era evidente fin dall’inizio che, almeno noi tre, eravamo li per un equivoco! Tenente conto che, invitata all’evento, era la mitica Piattinicinesi, la quale si era trascinata dietro Flavia e me. Solo dopo aver capito che le altre partecipanti erano tutte food-blogger, mi sono resa conto che probabilmente la nostra amica Piattina era stata li convocata per un disguido sul nome del suo blog “Piattinicinesi”, scambiato forse per un blog di argomento culinario!
[Mi perdoni signora Piattini… dico questo non per sfiducia nei Suoi confronti e nella incommensurabile fama del suo ineguagliabile blog… ma era abbastanza evidente che noi, li, eravamo un po’ fuori posto, non trova???]
Quindi lo scenario era questo: una meravigliosa cucina professionale stracolma di ogni accessorio, uno chef simpaticissimo e di un livello per me inaudito, 5 food-blogger con una certa consapevolezza di sè e di quello che stavano facendo e… tre poracce!!!
Traduco: tre brillanti madri di famiglia, impegnate in attività lavorative multiple, tutte al di là delle loro reali possibilità temporali-fisiche-mentali, capaci sì di mettere insieme il pranzo con la cena e magari anche di invitare qualche amico a tavola ogni tanto… ma assolutamente inebetite nell’assistere ad una disquisizione su quale fosse il termine corretto per definire un passino d’acciaio conoidale, di cui non v’è alcuna traccia nelle nostre cucine, scegliendo tra “chinoise” o “colino cinese” per definire questo oggetto di cui le altre cinque probabilmente non avrebbero mai fatto a meno al pari del colapasta in una famiglia media.
Insomma, Piattins, Flavia e Silvia erano quelle tre che venivano riprese dallo Chef perchè chiacchieravano (simpatico, ma severo!!) e che alla fine puntavano esclusivamente a strafogarsi la meravigliosa cena preparata! (Missione poi compiuta alla grande!)
Momenti clou:
– Io e Flavia che cerchiamo di stendere la sfoglia di patate per realizzare degli gnocchi ripieni alla crema di polpo e riusciamo ad appiccicare tutto sulla spianatora… alchè, una nostra “collega” (ci perdoni!) di corso, con uno sguardo tra lo sprezzante e l’impietosito non riuscendo più a sopportare tanto scempio, si impossessa a viva forza del mattarello, prendendo letteralmente in mano la situazione, e “ricondiziona” la sfoglia per renderla miracolosamente liscia!!!
– Io alle prese con una riduzione di porto che produce fiamme tanto alte da ottenere un effetto phon…
Ora però, siamo tre donne nuove. Sappiamo preparare una maionese di pesce senza uova, sappiamo molto di più sulla clorofilla nei broccoletti siciliani, dovremmo saper sfilettare un pesce spatola, sappiamo cuocere il baccalà in modo che resti tenerissimo…
Io personalmente mi sono resa conto che: ho assoluto bisogno di un abbattitore (cos’è, ve lo scoprite da soli!), devo farmi portare da Serena un affumicatore scandinavo (è una pentola, non un giovanotto biondo nerboruto che affumica salmoni nei mari del nord!!!… per quanto… Sere’, vedi tu!), preparare i pasti non è cucinare!
Non so se seguirò mai più una lezione di cucina: devo dire che i miei ospiti consueti sono piuttosto condiscendenti e di poche pretese ed io passo ancora per una che sa cucinare. Grazie comunque allo chef Antonio Chiappini, per averci sopportato e per aver insegnato qualcosa anche a noi e grazie alle “colleghe” di corso (tra cui Nadia e Rossella) che non ci hanno trattato con eccessivo disprezzo.
Ah… ora ho un diploma in “Cena della vigilia di Natale”: un pezzo di carta serve sempre nella vita…

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26 thoughts on “Al fuoco, al fuoco, è stata… la blogger pasticciona!”

  1. Rossella… setacciare le patate per il purè 3 volte è o non è ai limiti del perfezionismo maniacale???
    A proposito di Antonio: Flavia vorrebbe un uomo così nella sua cucina???? Ma stiamo scherzando??? Uno che non ti passa liscio neanche un grumo nel purè???
    🙂

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  2. @Flavia
    anch’io mi chiedo quale frusta vuoi? Da Indiana JOnes? 🙂 🙂
    Se porto a casa anche un setaccio e uno schiacciapapate..e il famoso imbuto cinese, devo gettare fuori di casa il padrone di casa (causa spazio)! Ma così facendo, per chi cucino ? 🙂

    Per lo schiacciapatate, io mi arrangio con la forchetta e optando per le patete in tecia, rustiche e con la presenza di pezzettoni di patata più che graditi.

    Il settaccino lo terrò per l’avvocato 🙂
    Però che simpatico Antonio e che invidia per tutto quello che sa e sa fare

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  3. Ragazze, si sarà chiamata salsa madre, che fa molto chic,… ma io due spaghetti al volo ce li avrei conditi ben volentieri!!!
    Flavia… scusami… ma che frusta vuoi comprare per la cucina!!! 😉

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  4. cara Rossella, prima di tutto sono felicissima di averti conosciuta. E’ da un anno che chi si occupa di food in rete mi affascina e allo stesso tempo mi fa sentire una schifezza, per cui scambiare due battute con te sull’argomento è per me un grosso passo avanti!
    penso che nei commenti precedenti volessi dire @Silvia, l’autrice (lei è quella alta – io sono quella mignon – piattini è quella di mezzo) ma tanto vanno bene anche per me. sisisi la famosa frase “guarda che ci vogliono 5 minuti” (anch’io ci metto 5 minuti, ma a fare disastri)… ma questa volta ci credo, mascarpone e porto, suona perfetto, yum. comunque dopo questa serata devo comprare una frusta, un setaccio e uno schiacciapatate, assolutamente. mio marito penserà che voglio darmi al sadomaso!!!!!

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  5. @Flavia Seconda parte: e per la salsa madre, mica sapevo che si chiamasse così e che fosse persino madre 🙂
    Io volevo la semplice e gustosa salsa di pomodoro…
    La mia regola è: mai darsi un tono in cucina, ma anche nel resto non farebbe male. Ma queste sono divagazioni di una campagnola friulana che ha scoperto il mondo tardi e ancora non lo capisce del tutto 🙂

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  6. Rossella, già il fatto che tu “di solito” faccia una crema di mascarpone e Porto e che fossi alla ricerca di una salsa madre di pomodoro, la dice lunga sulla tua competenza in merito…
    Io fondamentalmente sono sempre alla ricerca di qualcosa che si faccia presto (pur schifando il piatto pronto preconfezionato)!

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  7. Ciao
    non mi considererei una foodblogger. Anzi la domanda di Flavia “Chi di voi è foodblogger?” mi ha messo moralmente in crisi. Ma che è una foodblogger?

    Da foodblogger sono rimasta conquistata dalla salsa madre di pomodoro, che cercavo, evidentemente male, da tempo. Ovviamente nella mia cucina non “l’imbuto cinese” citato.
    E poi la riduzione (si chiama così???) di Porto, che sulla crema di mascarpone e Porto che faccio di solito potrebbe starci non male.

    Certo, fare tutto nella mia casupola di 40mg con cucina in corridoio la vedo dura

    Grazie a voi, che non siete meno brave di me

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  8. Flavia… hai ragione, ci dobbiamo comprare ancche il setaccio… e ricordati: la crema da setacciare deve “camminare”… col tarocco (che non è un’arancia).
    (Ma a cosa pensavi mentre spiegava che il pesce bandiera è chiamato anche spatola? O meglio, cosa stavi assaggiando?).
    Io le chips di carciofi me le farei a cartocciate davanti ad un bel film!

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  9. mi hai fatto morire di risate… lo sai che nascosta dietro te e Piattins mi strafogavo le chips di carciofi, fino a quando IL MAESTRO mi ha beccata con la mano unta spalmata sulla bocca? ma che avranno pensato le altre??
    aaa, sospiro, quanto vorrei un uomo così nella mia cucina… per lui comprerei perfino …UN SETACCIO, che finora avrei considerato buono solo per i tricipiti (che si sa, a una certa età, per noi diventano un punto debole!)

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  10. E non vi ho detto che doveva esserci anche Wonder, ma non sarà riuscita ad “ammollare” a qualcuno la Porpi!
    @ Marilde, ho scoperto cose che non avrei mai pensato potessero esserci in una cucina… Per darti un indizio aggiungerò che nella mia cucina non c’è posto per un abbattitore.
    @ Serena: se dovessi veramente cucinare per la vigilia di natale la cena di ieri, dovrei iniziare a preparare ora… Se vuoi, però, ti affumico due carciofi.
    @ Silvietta: ti assicuro che poter uscire con il mitico duo Veremamme+Piattini è davvero l’unico motivo per il quale potresti invidiarmi dalle tue belle montagne. Tieni conto che io non trovavo posto per parcheggiare neanche il motorino e Piattins è arrivata in ritardo per autobus bloccati nel traffico (ottenendo così un ingresso da vera diva!)…

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  11. ragazze, sono piegata in due dalle risate!
    tra l’altro, è la prima volta che penso “vorrei stare a Roma”, ma è così… vorrei anch’io poter dire a MrWolf “caro, esco, ho una serata con Silvia, Flavia e Piattini”!!!
    grandissimeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee

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  12. Guarda che non te la cavi mica così semplicemente sventolandomi il diploma sotto il naso: voglio l’invito a cena, voglio. E poi l’affumicatore scandinavo te lo vieni a prendere da sola…e non aggiungo altro che è meglio (invidia, tutta invidia)

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  13. “passino d’acciaio conoidale”: su questo termine avevo iniziato a preoccuparmi, poi…hai spiegato. Ma che serata ragazze! E ora vado a cercare cos’è un abbattitore, prima di abbattermi di fronte alla mia incompetenza.

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