10 suggerimenti per i bagagli di famiglia

Valigie di famiglia
foto ©THOR utilizzata con licenza Flickr Creative Commons
Circa un mese fa vi avevo svelato le mie ansie da bagagli. Mi ero ripromessa di mettere insieme, con il vostro aiuto, delle regole per sopravvivere alle valigie delle vacanze.

Sempre troppe cose da portare, troppo poco spazio in macchina o nel bagaglio consentito in aereo, troppe esigenze da conciliare, troppe indecisioni tra la voglia di non farsi mancare nulla del guardaroba e non soffocare nell’eccesso di vestiario. Se i bambini sono piccoli, sembra che il loro bagaglio occupi lo spazio di quello di una diva hollywoodiana degli anni ’50. Se sono più grandicelli, vorrebbero infilare nelle valigie oggetti surreali (Come possiamo partire per il mare senza il modellino a in scala 1:10 del Millenium Falcon? Vorresti che io venissi in montagna senza la villa con piscina olimpionica di Barbie?). Poi ci si mettono anche gli adulti (vi ricordate mio marito che non poteva stare una settimana senza le racchette da beach tennis o l’aquilone acrobatico?) e non si trova un punto di accordo.

Dunque, c’è bisogno di consigli tecnici, sperimentati sul campo, per superare il caos e l’ansia da bagagli! Con i vostri suggerimenti, queste sono i suggerimenti che abbiamo elaborato.

1) La lista

(suggerita da molti, ma codificata con perizia da Mammachetesta)
La lista è la base di tutte le partenze. La lista più diffusa è in excell (quella cartacea è in via di estinzione) e l’ideale sarebbe condividerla con il partner in modo che ognuno possa integrarla o modificarla, almeno una decina di giorni prima della partenza.
La lista servirà anche a organizzare le lavatrici prima della vacanza: in modo da lavare per tempo quello che vogliamo poi portare.
Qui la lista mare di Mammachetesta, autentica professionista delle liste!

2) Gli abiti da non indossare prima

Corollario della Lista. Volete per caso ritrovarvi con la maglietta preferita in fondo al cesto della biancheria sporca proprio il giorno prima della partenza? Ovviamente no. Quindi almeno nella settimana precedente la partenza è essenziale lavare i capi da portare e toglierli dalla circolazione, per evitare la tentazione di indossarli o che li indossino inavvertitamente i figli.
Ho scoperto di non essere l’unica a selezionare con accuratezza le mutande da viaggio! 😀

3) La valigia mista per viaggi in aereo

Lo smarrimento della valigia è uno dei miei incubi ricorrenti. Quindi, per ingannare la statistica sfavorevole sulla dispersione dei bagagli negli aeroporti, è bene portare almeno due valigie (o più ovviamente), ognuna delle quali conterrà una parte di abiti di ogni membro della famiglia. Così, se una si perde, l’altra supporterà le necessità di vestiario per un congruo numero di giorni per tutti.
Ma c’è un’ulteriore finezza: il bagaglio a mano conterrà anch’esso un cambio completo per ciascuno.
C’è poi LA VALIGIA MISTA per viaggi in auto (di Lorenza). La sua utilità consiste nello sfruttare al meglio ogni anfratto del bagaglio. Inutile avere una valigia a testa, meglio valutare nel suo complesso il “parco-vestiti” familiare e compattarlo nel migliore dei modi.

4) LA REGOLA DEL NUMERO DEI GIORNI DI VACANZA

(di Silvietta)
Calcolare i giorni e considerare:
– biancheria intima = giorni + 1
– magliette = giorni – 2 (a meno che non sia un trekking, in tal caso: 2 maglie per camminare e 2/3 maglie per il riposo)
– pantaloni = giorni/2 -1
– eventuali vestiti, gonne, ecc., valgono come pantaloni ma in quel caso non ne sottraggo uno
(esempio pratico: per una settimana: 8 mutande, 5 magliete, il pantalone che indosso e altri 2 sotto. Se metto un vestito e una gonna, porto solo il pantalone che indosso per il viaggio).
– scarpe 2/3, dipende dal luogo
– eventuali giacche/ felpe: 1 impermeabile e 1 no +/oppure felpa
perchè noi siamo scienza…

5) Il detersivo da bucato a mano

Ce ne sono (in molti supermercati) di appositi da viaggio, in confezioni compatte, che invece di essere liquidi sono in crema o gel (in modo che sia più difficile la fuoriuscita accidentale del detersivo dal flacone durante il viaggio). Inutile preoccuparsi per una maglietta macchiata e impensabile portare un numero di vestiti sufficienti per tutti i cambi necessari ai bambini. Per vacanze in albergo, dove non avete lavatrici a disposizione, il detersivo per lavare a mano risolverà la carenza di mutande, calzini, magliette, ecc.

6) Il grande telo tuttofare

(di Mammamsterdam)
E’ un indispensabile pezzo di stoffa largo almeno dalla vita alla caviglia e lungo 2 giri e mezzo intorno al proprio corpo. Di cotone leggerissimo e scuro, possibilmente fantasia che maschera le magagne. Si usa come vestito da spiaggia, accappatoio d’emergenza, tendina per il pupo che ti si addormenta in spiaggia, telo da mare light weight, zainetto o borsone (attorcigliare e annodare), tovaglia (se decidi di apparecchiare). E’ necessario che sia leggero e scuro. Secondo la sua teorizzatrice, è un passe-partout che può ridurre mezza valigia.

7) Le nuance di colore

(di Marzia)
Se tutti i vestiti sono di colori compatibili tra loro, se ne potranno portare di meno e si potranno portare meno scarpe e accessori. Scegliendo capi in due o tre nuance di colore, abbinabili l’una con l’altra, si potranno mescolare tutti tra loro, ottenendo outifit diversi con gli stessi abiti.

8) Anticipare il partner

(di Vittore)
Siete vittima di un/una partner che infila in valigia oggetti che ritenete inutili o capi d’abbigliamento improbabili? Perchè trattare? Semplicemente anticipatela/o! Preparare la valigia per primi è il segreto. Quando cercherà di prepararsi il bagaglio, potrete dirle/gli che è tutto pronto e farlo passare anche come un favore, una carineria, un’attenzione in più!

9) Valigie tematiche per i viaggi in macchina

(di Angela Momsinthecity)
Se il viaggio in macchina ti permette di allargarti un po’ con il bagaglio, perchè non organizzare le valigie per “temi”, in modo da sapere sempre dove sono i vari oggetti e sistemare con più facilità i vestiti all’arrivo e al ritorno? Per esempio: una valigia grande per gli abiti (di tutti), una per le scarpe (di tutti), una beauty per i medicinali, una borsa per i libri, una borsa da tenere vicino in macchina con tutto quello che può servire (fazzoletti, acqua, libro per giochi, cibo), borse apposite per la macchina fotografica, il computer, ecc.

10) I kit sempre pronti

(di Monica)
Utili per quando si va in vacanza in un appartamento in affitto o in un residence, dove è necessario avere anche attrezzature casalinghe di base. Si possono tenere già pronti (tutto l’anno) un sacchetto con mollette, elastici, forbici, scotch (ottimizzando così i tempi di preparazione); una borsa con le stoviglie o la biancheria da letto “da vacanza”. Ma non solo! Si possono preparare anche dei kit alimentari se si vuole cucinare meno possibile durante le ferie e se si vuole mettere in budget sono alcune cene fuori: un paio di giorni prima della partenza si prepara qualche pietanza, da suddividere in monodosi che si possono da trasportare in borse frigo, e si congelano rigorosamente all’arrivo a destinazione (che alla catena del freddo noi ci teniamo!)

Questi dunque sono i nostri spunti, ottenuti con il vostro aiuto. Ognuno provi a mettere in pratica quelli che più si adattano al proprio stile di vacanza e alla propria personalità.

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12 thoughts on “10 suggerimenti per i bagagli di famiglia”

  1. Lo so che il post è un pochino datato, ma certi argomenti si ripropongono con cadenza costate, perciò magari può essere d’aiuto anche il mio suggerimento: un prodotto che personalmente trovo favoloso è l’olio secco spray della Vea (vitamina E pura). È estremamente versatile e sostituisce una marea di prodotti, aiutando anche ad alleggerire il beauty case.
    Io lo uso come struccante per Make Up waterproof, come doposole, come emolliente per il cambio del pannolino della piccola, come olio per capelli e per esaltare l’abbronzatura, come lubrificante quando gli shorts sfregano tra le gambe, come idratante per la pelle del quattrenne, come rimedio contro il prurito leggero, come olio da massaggi ecc ecc. Insomma si tratta di un passepartout per me irrinunciabile. Provare per credere.

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    • Confermo. In effetti è un prodotto particolare, che non ho mai trovato di altre marche (ma magari ci sarà) ed è davvero un tuttofare. Un po’ untuosetto per i miei gusti, ma con una confezione puoi sostituire tutto.

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  2. Aiuto tra un mese parto per la prima vacanza da quando sono mamma, Leo Leo avra’ 10 mesi in pieno svezzamento. Mi sembra di dover mettere in valigia tutta la casa! Se qualcuno ha consigli per il viaggio aereo ho aperto un nuovo blog. Rosadidonna.blogspot.it

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  3. Anche io mi regolo con i giorni e valuto se ho possibilità di lavare…poi ho sempre in borsa (anche in spiaggia) il famoso telo tutto fare e un kit di pronto soccorso. Per il resto sto imparando la gioia del vivere la vacanza al mare con il minimo indispensabile, valutando la bellezza del girare con shorts e maglia… Forse per staccare dai ritmi dell’inverno e dall’organizzazione familiare: la sera si rientra tardi dalla spiaggia e si improvvisa la cena fra le varie docce…
    Per i viaggi in città invece devo ancora trovare un equilibrio fra quello che penso serva e quello che effettivamente…serve.

    Buone vacanze!!!

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  4. Mammamsterdam! Evvai! Compagna di forse cervicale!io il phon lo abolisco d’ estate,figuriamoci se me lo porto al mare. E cone diceva mia madre: al mare pettinatura alla selvaggia!
    Poi chissa’ forse un giorno la paghero’ cara questa mia bravata di non asciugarmi i capelli,ma tanto le magagne arrivano lo stesso!

    Il telo batik e’ proprio mitico! Anch’io ne ho uno blu,bellino anche,ma non l’ho sfruttato ancora in tutto il suo potenziale… Alla prossima vacanza mi rifaccio!

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  5. Gloria, a me il press tour con Orso di 3 mesi (e l’ autista del pulmino che segretamente mi biasimava) me l’ ha salvato una fasciona in lino robusta e bellissima che avevo comprato come fascia per la panza quando gravida, mai usata come tale perchè mi premeva la vescica, ma è talmente bella e robusta che mi risolve di tutto, tranne il vestito (ma come gonna va)

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  6. Il telo quest’ anno lo sto usando come tovaglia abbiamo un micro bilocale con amplissimo terrazzo semicoperto (la biancheria si asciuga da dio nel lato sempre al sole) e orrido tavolo e sedie di plastica. Con la tovaglia batik blu non si vedono magagne (l’ ho lavata una volta in 10 gg.), per il resto stiamo in costume il più possibile e infatti mi metto le solite due mutande che lavo e un reggiseno a turno.

    Quello che mi è mancato, poi c’ era, ma indispensabile in effetti sono il filo per i panni e le mollette. E mi devo comprare una di quelle tettoiette tipo tenda, perchè qui c’ è vento e l’ ombrellone da poco che abbiamo non si pianta e se si piante vola via.

    Ma per le vacanze al mare veramente phon e piastra? Dio, gli italiani con la mania della cervicale che, evidentemente prende solo a loro. IO mi sono portata una maschera capelli da mare che uso come balsamo e per tenere la piega. Di giorno foulard, di sera onda leccata. E chi mi ammazza?

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  7. Felice di essere stata utile!!! Pensa che pero’ proprio quest’anno ho dimenticato di tutto, troppo di corsa, giornate frenetiche pre partenza, zero calma nel fare i bagagli e l’ansia delle lancette che girano… aggiungerei quindi un requisito: mente lucida. Nonostante le dimenticanze ce la stiamo cavando segno che si puo’ fare anche con meno… Buone vacanze a tutti

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  8. Memore del consiglio di Mammamsterdam sul telo tutto fare, quando recentemente sono andata in Italia da sola con la piccola di 9 mesi, ho fatto un giro in un negozio di cui da settimane puntavo i bei foulard (eh oh… ogni scusa e’ buona, no? :-P) e mi sono presa un bello sciarpone leggero e bellissimo nei colori che sarebbero andati con la tenuta da matrimonio che avevo con me e che avrebbe poi funto da
    2. copri allattata in aereo e treno
    3. separatore bambina-mondo durante le 2 ore e mezza in cui l’ho tenuta dormiente in braccio nel volo di ritorno
    3. copri passeggino nel tentativo di farla dormire un po’ durante il ricevimento del matrimonio
    4. copri coscette quando al terzo giorno ha iniziato a piovere (aaargh!!)

    Insomma: pollicione su per il consiglio numero 6 😀

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  9. E’ vero! La lista è la mia vita. La neuro mandatela all’indirizzo: Ameno Paesello, Piazza Dove Nessuno Si Fa I Suoi, Riva Sinistra del Po, ITALIA. 😀
    E grazie per le altre dritte: da mettere in pratica tutte!

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